Si attendevano le motivazioni relative alla sentenza con la quale il TAR di Salerno ha accolto i ricorsi di Raffaele Pesce e Arturo Farese in merito alla regolarità delle elezioni comunali 2022 di Agropoli. Sono arrivate prima del previsto, molto prima del fissato limite dei 10 giorni.
LE MOTIVAZIONI
Il TAR ha stabilito l’obbligo di rinnovazione delle consultazioni elettorali per 4 sezioni sulle 21 totali, in particolare per le nn. 7, 14, 16 e 21. In linea generale, il TAR Salerno ha sentenziato che il requisito minimo da osservare per pervenire alla conservazione delle operazioni elettorali – pur a fronte di incongruenze o carenze di verbalizzazione – è costituito dalla esatta corrispondenza tra il numero totale delle schede scrutinate e il numero degli elettori che hanno votato, in quanto l’eventuale mancata corrispondenza tra votanti e schede scrutinate, attenendo direttamente all’affidabilità del risultato finale, non costituisce una mera irregolarità, ma inficia insanabilmente le intere operazioni di voto nella sezione. Per i giudici del TAR Salerno, in 4 sezioni (7, 14, 16, 21) questo requisito minimo è venuto meno e deve essere pertanto annullato il risultato elettorale.
COMMISSARIAMENTO O ATTESA DEL CONSIGLIO DI STATO
Da una parte c’è chi ipotizza che il Prefetto di Salerno attenda la pronuncia del Consiglio di Stato e che quindi attenda di operare su una sentenza non più appellabile. Dall’altra c’è chi invece ritiene che ad horas, alla luce delle motivazioni del TAR che hanno sancito la certezza della rinnovazione delle elezioni per 4 sezioni, il Prefetto nominerà il Commissario che svolgerà le funzioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale di Agropoli fino alla data delle nuove elezioni.
NEL FRATTEMPO SARÀ BATTAGLIA A COLPI DI RICORSI
Nel frattempo, nel periodo di Commissariamento, si preannuncia una lunga battaglia legale, teatro della quale sarà proprio il Consiglio di Stato. È già fissata per il 14 novembre l’udienza sul ricorso del Sindaco Mutalipassi avverso il dispositivo della sentenza, anche se lo stesso appare superato de facto. Sicuramente, Mutalipassi e i suoi legali inoltreranno ora un nuovo ricorso relativo alle motivazioni della sentenza del TAR. Ma non è finita qui, poiché è altamente probabile, se non sicuro, che faranno ricorso al Consiglio di Stato anche Raffaele Pesce e Arturo Farese, non soddisfatti della rinnovazione delle elezioni in sole 4 sezioni, visto che oggetto dei ricorsi era la ripetizione del voto in tutti e 21 i seggi.