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RIFIUTI E SENSO CIVICO

Da quando i Comuni hanno iniziato a ritirare i rifiuti porta a porta, si sono moltiplicate le discariche abusive. Lecito è pensare che il registro delle utenze non sia completo. Benissimo differenziare certo, a mio avviso però, ci sono grosse difficoltà che limitano l’efficacia e la riuscita del servizio. Sono molte le amministrazioni che evidenziano i limiti di questa scelta, vuoi perché i loro stessi cittadini non sono pronti al comune senso civico, vuoi perché gli Enti non hanno sviluppato a regime un censimento della popolazione reale. Viviamo in una società in cui molte famiglie sono monoparentali, o formate da coppie che lavorano in turni diversi, da anziani anche non autosufficienti e spesso abusivi in alloggi non denunciati e senza i contenitori per differenziare. Non siamo, soprattutto, predisposti ad accogliere un calendario programmato di ritiro dei rifiuti nell’intera settimana, che restano disseminati tutti i giorni in tutto il territorio a disposizione di vandali, pioggia, neve, vento, cani randagi e quant’altro. Siamo disposti a lasciare in casa l’immondizia alcuni giorni perché al mattino partiamo per un week end e non è giorno di raccolta, quindi non possiamo esporla? Lo facciamo, ma non è corretto. Vogliamo soprassedere al fatto che schiere di auto svuotano regolarmente montagne di rifiuti nei cassonetti, accessibili a tutti, nel paese vicino? È sensato pagare di più il conferimento del rifiuto se io lo conferisco già stoccato e lavato? È sensato che i cittadini onesti continuino a pagare sempre di più per la raccolta dei rifiuti abbandonati, vanificando gli sforzi che fanno nel differenziare? Qualche anno fa, la raccolta avveniva con i cassonetti e tutto sommato il sistema funzionava. Abbiamo constatato che ovunque vi siano i cassonetti dell’umido, del vetro, della plastica, i cittadini onesti e sensibili li utilizzano con regolarità. Sono convinto però che, senza stravolgere nulla, con un impatto molto inferiore, si possa arrivare a collocare serie complete di cassonetti nella maggior parte della città. Nessuno è così insensibile da buttare tutto nell’indifferenziato, quando ad un metro ha le opportune alternative. Un giusto equilibrio tra la qualità della vita e una coscienza ecologica mi sembra il più adatto in una realtà come la nostra. Andare a testa bassa intestarditi in una crociata, come se la percentuale di differenziato fosse l’unico scopo, significa perdere in partenza, trascurando completamente che una buona fetta della nostra cara Italia ignora ancora l’uso stesso del cassonetto, esponendoci a un’immagine effettivamente di degrado. Sarei per una campagna che coinvolga tutti i cittadini di tutti i ceti sociali, chiaramente con a capo le scuole e tutte le forme di volontariato ed associazioni. Una campagna promossa dalle amministrazioni che portino ad una soluzione del problema. Non dimentichiamo, inoltre, le tantissime attività artigianali, carrozzieri, ditte edili, gommisti, asfaltisti, etc., cessate ufficialmente ma che operano abusivamente e che non possono smaltire regolarmente. A questo punto non lanciamo l’accusa solo a loro, ma a tutti quelli che usufruiscono dei loro servigi alimentando il mercato nero, l’evasione fiscale, e non per ultimo il deturpamento dell’ambiente. Se nessuno affittasse le case a stranieri irregolari, quindi senza aver messo a ruolo negli uffici comunali la propria casa con i relativi inquilini, e di conseguenza senza essere dotato degli appositi contenitori per la raccolta differenziata, ci sarebbe una diminuzione di questi tipi di rifiuti. Se nessuno si recasse dai gommisti e carrozzieri irregolari per ottenere sconti, e quindi lavori a basso costo, oltre che a consentire una equità fiscale rispetto a quelli che pagano le tasse, contribuirebbe anche ad evitare che questi abusivi, non potendo avere registri di carico e scarico e quindi potersi affidare a ditte specializzate per lo smaltimento dei rifiuti speciali, li riversino sul territorio. Se nessuno si recasse da officine illegali non autorizzate, eviteremmo di vedere il nostro territorio pieno di scarti di oli, filtri e pezzi di metallo e di plastica. Se nessuno affidasse lavori edili a ditte non regolari, sempre per ottenere prezzi favorevoli a discapito di chi paga le tasse per tutti, forse contribuirebbe a creare una equità fiscale ed un mondo migliore sotto il profilo ambientale per le generazioni future. Se ognuno di noi denunciasse chi lavora abusivamente, chi sversa liquami nei corsi d’acqua, chi affitta case ad abusivi, chi assume lavoratori italiani o di altri paesi del mondo in condizioni di sfruttamento, forse aiuterebbe tutte quelle persone in divisa che non possono arrestare da soli questo fenomeno riprovevole senza una riscoperta del senso civico. Ed è proprio il senso civico uno dei pilastri portanti di un sistema civile e democratico, un sentimento che richiama a una convinzione interna rispetto alla necessità e alla convenienza di rispettare le regole per vivere bene insieme.

Luigi Bernabò

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