Finora non sono intervento sulla polemica del cartellone pubblicitario a Battipaglia del Parco del Cilento. Viste quante ne ho lette, ora mi sento in dovere di farlo, anche e soprattutto per i miei impegni passati proprio nel Consiglio del Parco (2007-2011). Pochi sanno che già Capaccio Paestum ricade in Area Parco solo in minima parte (e se non era per lo zelo del sottoscritto ci stavano togliendo pure quella nel corso dell’ultima delibera di delimitazione fatta nel 2010). Questo a testimonianza di quanta miopia ci sia in chi vive e guida questa istituzione. Vengo alla questione del cartellone a Battipaglia, che si inquadra appunto in questa visione limitata e limitante. Da ex consigliere del Parco, mi sento offeso da una simile reazione da parte dei vertici dell’Ente. La Pandemia non ha insegnato proprio niente. Al di là dei perimetri geografici (che sono solo burocrazia – altrimenti ripeto sarebbe improprio anche per Paestum fregiarsi del Parco, o meglio è il Parco che si fregia di Paestum) il PNCVD avrebbe invece bisogno assoluto di fare sistema con Battipaglia che è unico hub futuro per l’alta velocità dalle nostre parti, oltre a confinare con l’aeroporto. Inoltre, Battipaglia ha una storia unica e rappresenta una delle 100 città italiane che sono state protagoniste del boom economico degli anni ’60, la pagina più bella del Novecento italiano.
Carmine Caramante