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ALFIERI DEVE DELIBERARE UNA TREGUA FISCALE E FARE COME DE MAGISTRIS SULLA TOSAP

Capaccio Paestum è al collasso, lo sono le tante attività economiche piccole e medie che stanno risentendo in maniera enorme della crisi che ormai da un anno perdura sulle teste di tutti. Il commercio di vicinato, già colpito in questi anni duramente da outlet e e-commerce, sta rischiando l’estinzione a causa dei riflessi del Covid e dei continui lockdown. Se non si riesce ad uscire presto da questa situazione, molte attività non riapriranno. Stesse difficoltà stanno vivendo i ristoranti e i luoghi di ritrovo, i cocktail bar, pub e birrerie, after dinner e discoteche. Queste attività, esclusa la breve parentesi estiva, sono in pratica chiuse da un anno. Al momento, si contano i feriti. Molto presto, tanti di questi posti scompariranno. In una situazione simile, tutti devono fare la loro parte. Il governo nazionale deve muoversi con aiuti concreti, superare i lacciuoli di un Decreto Sostegni insufficiente. Ma tanto possono fare anche gli enti locali, i Comuni in particolare. E in molti contesti lo stanno già facendo. Tanti Sindaci e tante Amministrazioni Comunali stanno attuando una momentanea politica di tregua fiscale, di sospensione dei tributi comunali sull’anno in corso o addirittura, come nel caso di Napoli, di esenzione dal pagamento per talune categorie economiche.

A NAPOLI NIENTE TOSAP PER IL 2021

Con delibera di Consiglio Comunale n. 398 del 23 marzo 2021, a Napoli è stata approvata per l’anno 2021 l’esenzione dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (TOSAP). In pratica, ristoranti, pub e locali notturni non pagheranno nel 2021 per tavolini, sedie ed ombrelloni. Un provvedimento che il Sindaco Luigi De Magistris ha fortemente voluto per dare un segnale di vicinanza ed un aiuto in questo momento di pandemia.

A CAPACCIO PAESTUM TUTTO GIRA AL CONTRARIO

In tutta Italia, Sindaci e Amministrazioni Comunali stanno promuovendo iniziative di esenzione o sgravio fiscale, o hanno temporaneamente bloccato le notifiche di cartelle e bollette. Insomma, hanno capito che, in un momento del genere, chiedere soldi ai cittadini, seppur dovuti, è un sacrilegio. Siamo nel periodo di maggiore crisi dal dopoguerra ad oggi. Eppure, spietatamente, in queste settimane, famiglie ed imprenditori capaccesi si sono visti recapitare una pioggia di bollette e tributi comunali da saldare. Una cosa che a molti è parsa inconcepibile. Il Sindaco Franco Alfieri dovrebbe davvero interrogarsi e soprattutto dovrebbe capire il momento che stanno attraversando cittadini ed attività economiche. Invece, ha scelto di fare cassa proprio in questo periodo. Lo capiamo. I tanti e superflui mutui accesi, le spese fatte, l’aumento dei costi della macchina comunale, le tante assunzioni della Paistom, urgono coperture. E spetta, purtroppo, ai capaccesi pagare. Ma il conto, oltre che salato, il caro Sindaco lo ha portato a tavola anche nel momento sbagliato. Che si ravveda, e lo faccia al più presto. Magari iniziando a spendere e spandere di meno. Una delibera di esenzione dalla TOSAP per l’anno 2021, come fatto a Napoli da De Magistris, sarebbe già un gradito primo passo. Che si muova.

Carmine Caramante

 

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