L’Associazione “Amici di Paestum e Velia APS” ha celebrato, in presenza delle più autorevoli cariche istituzionali del Comune di Capaccio Paestum e del Parco Archeologico, l’inaugurazione della nuova sede all’interno del prestigioso palazzo ottocentesco De Maria, in Piazza della Basilica Paleocristiana a Paestum. Per l’occasione è stata allestita, all’interno della sede, la mostra fotografica del maestro Francesco Tanasi, autore di scatti in bianco e nero del Parco Archeologico con un ritratto di Parmenide e una rielaborazione a colori con tecnica sperimentale su plexiglas. Francesco Tanasi nasce a Napoli nel 1948. Frequenta prima l’Istituto d’Arte Palizzi e successivamente l’Accademia di Belle Arti di Napoli (Scenografia), ed è qui che approfondisce il suo interesse per la fotografia, esponendo successivamente i propri lavori in prestigiose sedi italiane ed estere, con mostre personali e collettive. Negli anni ‘80 si trasferisce a Milano dove riprende a fotografare l’architettura e l’arte instaurando una proficua collaborazione con l’Istituto Geografico De Agostini e l’Electa. Negli anni ‘90 ritorna a vivere a Napoli con studio a Roma. A Tanasi va riconosciuto il merito di aver saputo intrattenere gli ospiti della serata e di averli resi partecipi grazie a una interessante ed emozionante descrizione dei propri lavori (in esposizione fino a dicembre 2021), rinvigorendo, in ognuno dei presenti, la consapevolezza di un’identità culturale che coincide con le finalità dell’associazione. Subito dopo è stata la volta del concerto “Se Nettuno suona il jazz”, che si è tenuto nell’area archeologica di Paestum nell’ambito delle aperture straordinarie serali del Parco con l’esibizione della formazione afro-latin-jazz “Jocando Latina”, composta da importanti rappresentanti del panorama jazz italiano: Alessandro La Corte al piano e tastiere, Angelo Carpentieri alla chitarra, Paolo Pelella al basso, Davide Cantarella alle percussioni, Carlo Salentino alla batteria. La manifestazione ha riscosso un grande successo in termini di affluenza e di coinvolgimento da parte del pubblico, il quale ha sicuramente apprezzato il repertorio oggetto di esibizione a testimonianza dell’impronta sempre più internazionalistica che caratterizza le iniziative dell’associazione. E proprio sul fronte internazionale sono stati registrati altri importanti riscontri, in quanto, nei giorni successivi all’inaugurazione, il professor Arnould Brejon de Lavergnèe, già direttore del Museo dei Gobelins e della Mobilerie National Francaise e del Museo di Lille, si è recato presso la nuova sede per omaggiare l’amico Tanasi con una visita dedicata ai suoi scatti. L’illustre visitatore ha inoltre sposato convintamente la causa della tutela e della promozione del nostro Parco Archeologico, iscrivendosi all’associazione e riproponendosi di partecipare, in prima persona, alla future iniziative che saranno intraprese.
Milena Cicatiello