Ancora una volta il nemico di questa Amministrazione Comunale è l’albero. Dopo migliaia e migliaia di alberi abbattuti sulla fascia pinetata, la strage degli eucalipti lungo Viale della Repubblica e il Chiorbo, anche per Santa Venere si preannuncia una mattanza. Il Sindaco Franco Alfieri ha infatti annunciato che i pini, che da 70 anni fanno ombra lungo il viale principale di Santa Venere, quello che dall’incrocio della Ex Cirio conduce fino ai semafori di fronte alla Taverna dei Re, devono essere abbattuti perché di intralcio al manto stradale. Ma, per quanto riguarda i 71 pini presenti lungo tale strada, qualcuno forse non sa che esiste un vincolo paesaggistico previsto dal codice dei beni ambientali e che la stessa legge n.220/57 tutela il paesaggio nella fascia di rispetto dei mille metri. Il problema delle radici dei pini è superabile con accorgimenti tecnici ed interventi mirati sul manto stradale. La cultura del rispetto del patrimonio arboreo non è prevalente. Sembra che la storia locale sia diventata un orpello, anziché un valore.
GIOVANNI LICINIO SUGGERISCE UNA SOLUZIONE DIVERSA
L’avvocato Giovanni Licinio, tra i promotori del gruppo politico Insieme 2024, sulla questione ha elaborato una proposta alternativa per evitare l’abbattimento degli alberi: “L’autorità competente darà il parere paesaggistico? Questo è un tema che compete ad Autorità sovracomunali e non al Comune. Le soluzioni tecniche per evitare che le radici possano creare problemi al transito veicolare ci sono. Il problema delle radici degli alberi sui marciapiedi e sul manto stradale lo si può affrontare in questi termini: si procede alla creazione di un marciapiedi con massicciata protetta da teli anti-radice, con utilizzo di ghiaia lavata al di sotto della pavimentazione con particelle di sezione 12-25 mm. Una elevata porosità scoraggia l’intrusione delle radici che possono assorbire aria, acqua e sostanze nutritive. Nella realizzazione del tratto di Via Magna Graecia che va dalla ex Cirio fino al semaforo a Santa Venere, si può creare la pavimentazione stradale drenante a bassi spessori. Per fare ciò occorre rimuovere la pavimentazione in conglomerato bituminoso ammalorata sino ad intercettare le radici superficiali della pianta. Poi si procede a livellare il fondo con misto granulare stabilizzato sino a coprire per circa 3-5 cm la sommità delle radici. Il pacchetto stradale drenante, strato di finitura più sottofondo, crea le condizioni ottimali per lo sviluppo e la vita della pianta, risolvendo in modo definitivo il problema rappresentato dalle radici. Le pavimentazioni drenanti a bassi spessori garantite con minimo 20 Mpa alla compressione sono state ideate e vengono progettate per realizzare ogni tipo di pavimentazione stradale e rispondere alle esigenze legate al transito veicolare di mezzi leggeri, medi e pesanti ed allo stesso tempo per salvaguardare ambiente e paesaggio. La pavimentazione e relativo sottofondo, proprio perché altamente drenanti, permettono il passaggio di acqua e ossigeno creando tutti i presupposti per consentire alla pianta la normale sopravvivenza senza che avvenga il fenomeno di risalita delle radici nel disperato tentativo dell’albero di riappropriarsi del suo spazio vitale per respirare e intercettare acqua. Dunque, le soluzioni alternative al taglio dei pini ci sono, ma bisogna saperle applicare”.
