20 NOVEMBRE 2023, VAROLATO
Per il Sindaco Alfieri solo 2000 alberi abbattuti lungo i 12 km di fascia pinetata. Dalle foto si evince che sono 2000 forse solo questi di Varolato. A cui bisogna aggiungerne altre migliaia lungo la costa. A che pro continua questa mattanza? Per la vendita del legname per fare cassa? Oppure per liberare parcheggi in un’area in cui non si può neppure parcheggiare visto che le norme vietano la sosta di auto sui viali tagliafuoco? Eppure, il Comune di Capaccio Paestum continua ad appaltare il taglio di alberi in pineta.
Alla data attuale del 20 novembre 2023, questa evidenziata nelle foto è la situazione in una zona di area pinetata in località Varolato di Capaccio Paestum. Insomma, la mattanza prosegue, non si ferma. Il Sindaco Franco Alfieri ha di recente sottolineato che tutti gli interventi effettuati relativi al taglio di alberi lungo la fascia pinetata hanno avuto tutti i pareri e le autorizzazioni degli organi competenti e che sono stati abbattuti solo 2000 alberi su 180mila affinché la pineta sopravvivesse. Abbiamo di recente obiettato che gli alberi di pino finora abbattuti dal Comune di Capaccio Paestum ci risultano essere molti più di 2000. Almeno 9000 in base ai nostri calcoli basati sui bandi di vendita del materiale legnoso espletati dal Comune di Capaccio Paestum. Del resto, solo quelli odierni tagliati in zona Varolato sono migliaia, accatastati lungo tutto lo spartifuoco per una lunghezza di oltre 100 metri. Inoltre, facciamo notare che questi alberi accatastati nelle foto (così come quelli abbattuti in altre zone) non ci appaiono assolutamente secchi, morti, malformati o affetti da fitopatie e, quindi, oggetto di bonifica. Ci sembrano verdi, verdissimi e in buona salute. Ci chiediamo come tutto ciò sia possibile (dove sono le associazioni ambientaliste che per decenni a Capaccio Paestum si sono schierate in dure battaglie a difesa del verde pubblico, finanche legandosi agli alberi in segno di protesta). Ci chiediamo dove sono gli organi competenti che devono verificare e controllare. Abbiamo chiesto al Sindaco Alfieri di rispondere alle nostre domande con un fact checking che abbiamo pubblicato e che riproponiamo.
LE DOMANDE A CUI ALFIERI NON HA RISPOSTO
Senza toni inquisitori e con l’ausilio delle carte, e in particolare del Piano di Gestione Forestale del Comune di Capaccio Paestum 2020-2029 e delle varie gare fatte dall’Amministrazione Alfieri per la vendita del materiale boschivo legnoso riferito alla fascia pinetata, ci siamo permessi di fare una sorta di “fact checking” rispetto a quanto affermato dal Sindaco Alfieri in modo da potergli poi porre le giuste domande.
PRIMA DOMANDA: Sono davvero “solo” 2000 gli alberi abbattuti sulla fascia pinetata?
Il Piano di Gestione Forestale del Comune di Capaccio Paestum 2020-2029 individua la zona denominata “Pineta Litoranea” come il complesso costituito dalle particelle e/o sezioni forestali dalla n. 37 alla n. 46. Orbene, andando a vedere i bandi di vendita del materiale legnoso espletati dal Comune di Capaccio Paestum si evince che:
– Per quanto concerne la particella n. 38A sono state assegnate al taglio n. 2412 piante di pino per un valore a base d’asta di 27.000,00 euro;
– Per quanto concerne la particella n. 40 sono state assegnate al taglio n. 4285 piante di pino per un valore a base d’asta di 39.000,00 euro;
– Per quanto concerne la particella n. 42 sono state assegnate al taglio n. 1058 piante di pino per un valore a base d’asta di 9.500,00 euro;
– Per quanto concerne la particella n. 43 sono state assegnate al taglio n. 1331 piante di pino per un valore a base d’asta di 38.970,70 euro.
Pertanto, alla luce di quanto visto, chiediamo al Sindaco Alfieri se le piante tagliate nella fascia pinetata sono 2000 oppure sono 2412 + 4285 + 1058 + 1331 per un totale complessivo di 9086?
SECONDA DOMANDA: Sono stati seguiti gli indirizzi e le direttive contenute nel Piano di Gestione Forestale del Comune di Capaccio Paestum 2020-2029 redatto da esperti?
La redazione del Piano di Gestione Forestale del Comune di Capaccio Paestum, di cui, così come disposto dalle normative, ogni Comune deve dotarsi per la gestione e l’assestamento del proprio patrimonio boschivo, contiene numerose prescrizioni. Ne vogliamo portare all’evidenza alcune:
- A pag. 77 è scritto che “si prescrive un taglio colturale mediante diradamento dal basso selettivo eliminando tutti i soggetti sottomessi, malformati, aduggiati ed affetti da fitopatie”;
- A pag. 78 è scritto che “a protezione della duna non si prevedono interventi nei pressi dell’arenile”;
- A pag. 78 è scritto che “nel decennio di vigenza del Piano (2020-2029) la normativa prevede un solo intervento. Un secondo intervento selvicolturale è possibile nella vigenza 2029-2038”.
Pertanto, chiediamo al Sindaco Alfieri se sono state seguite queste prescrizioni contenute nel Piano di Gestione Forestale del Comune di Capaccio Paestum 2020-2029 redatto da esperti?