Per le Elezioni Regionali di settembre, i tre principali sfidanti sono Stefano Caldoro, Valeria Ciarambino e il governatore uscente Vincenzo De Luca. ll centrodestra si presenta unito a sostegno di Caldoro. L’ex Ministro e governatore, vittorioso nel 2010 e sconfitto nel 2015 sempre contro De Luca, avrà al suo fianco 7 liste di partito. Ci sono la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, poi Noi con l’Italia, Cambiamo, Udc e Alleanza di Centro, alle quali si aggiungeranno altre aggregazioni di natura civica.
Durante la prima conferenza stampa da candidato governatore, Caldoro ha sottolineato la presenza di un centrodestra unito che aprirà spazi anche per le formazioni civiche. “Abbiamo i simboli che costituiscono il centrodestra nei gruppi parlamentari e le componenti politiche che sono organizzate in Parlamento e presenti nel territorio ma ci saranno anche altre liste civiche. Stiamo raccogliendo adesioni importanti in ogni territorio, dando priorità alle competenze e al radicamento. Noi ce la giochiamo sulla qualità della proposta, sia in termini programmatici che in termini di rappresentanza”. Anche in questa tornata elettorale, il M5S insiste sul tema “liste pulite”, anche alla luce delle ultime vicende che hanno interessato la Campania. Su questa questione, Caldoro ha risposto in modo molto deciso. “Sulle liste pulite la nostra coalizione ha sempre avuto le idee chiarissime e le regole le decidiamo noi. Ho qualche perplessità rispetto al fatto che i 5 Stelle possano definire regole fatte bene. Raccolgo la sfida ma con le nostre regole e rispettando il principio del garantismo”.
L’attuale governatore Vincenzo De Luca, stando ai sondaggi, ha spostato a suo favore molti consensi durante l’emergenza Covid-19. Secondo Caldoro, questo trend sta svanendo.“Abbiamo scoperto che sono stati spesi milioni di euro per mascherine inutili e per tre ospedali che, secondo le autorità giudiziarie, furono aperti senza collaudare strutture e attrezzature con grave rischio per i pazienti. La retorica della paura e dell’emergenza, sulla quale De Luca ha costruito la narrazione di questi mesi, non regge più dinanzi all’emergere dei fatti, degli sprechi e dell’avventurismo amministrativo con il quale ha agito il governo regionale proprio nell’affrontare l’emergenza sanitaria, mentre le eredità vere e disastrose di questi cinque anni sono ancora lì, sulle spalle del popolo campano”. Sul giudizio dei cinque anni di governo della Campania da parte di De Luca e del centrosinistra, Stefano Caldoro è assai duro.“Ricordate una sola cosa, un solo risultato che De Luca abbia centrato in questi cinque anni? De Luca rappresenta il Sud peggiore. Non guardo ai sondaggi ma ai fatti, l’incantesimo sta svanendo. Nella migliore delle ipotesi questo governo regionale ha prodotto carte, per il resto ha prodotto disastri ed immobilismo. De Luca sta mettendo in campo un’accozzaglia senza precedenti ma è un gigante dai piedi d’argilla che già barcolla”.
RISIKO CANDIDATURE NEL CENTRODESTRA
In Forza Italia l’unico consigliere regionale uscente è Monica Paolino che si candiderà nuovamente. Ad affiancarla, tra i forzisti, ci saranno Roberto Celano e Lello Ciccone. L’altro consigliere regionale uscente del centrodestra è Alberico Gambino, in quota Fratelli d’Italia, che però dovrà assistere in panchina a questa tornata elettorale ma esprimerà una sua candidata. In pole position, poi, nel partito di Giorgia Meloni ci sono Imma Vietri, il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, il primo cittadino di Santa Marina Giovanni Fortunato e Antonio Anastasio. Nella Lega, invece, sembrano avere assicurata la candidatura il sindaco di Positano Michele De Lucia, il consigliere comunale di Salerno, Giuseppe Zitarosa, Attilio Pierro, Lidia De Sio, l’ex consigliere regionale Pasquale D’Acunzi e Annapia Strianese.