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CASSE VUOTE, L’ORCHESTRA SUONA MENTRE LA NAVE AFFONDA

Il Sindaco Franco Alfieri, intervenuto ad una presentazione di un libro di poesia, nell’elogiare l’autore e l’opera, ha detto che il libro andrebbe fatto leggere a tutti i lavoratori del Comune in modo che la poesia e l’amore possa essere loro utile sul lavoro. Onestamente, vorremmo però, al di là di facili battute, dire al Sindaco di mettersi nei panni di un dipendente precario part time della società comunale Paistom che, per un misero stipendio di 700 euro mensili, deve campare una famiglia alzandosi alle 6 di mattina. Oppure, nei panni di un operaio della Sarim che, da ormai mesi, puntualmente si vede recapitare lo stipendio con giorni di ritardo e con il dubbio amletico di percepirlo. O, peggio ancora, nei panni, in questo caso si fa davvero per dire, di un giovane operatore della Polizia Municipale di Capaccio Paestum a cui, a tutt’oggi, non è stata fornita dal Comune neppure la divisa invernale ed è costretto ad usare quella estiva mettendo da sotto le “caricaturali” maglie di lana che Totò raccomandava al giovin signore in Miseria e Nobiltà. Queste problematiche non si risolvono con la poesia. Occorre, invece, che chi è chiamato ad amministrare sappia svolgere il proprio ruolo con capacità ed attenzione per evitare sprechi o disastri finanziari.

UN BARILE SEMPRE PIÙ SVUOTATO

A questo siamo, cari amici, ad un’Amministrazione Comunale che non riesce a garantire in modo preciso neppure l’ordinario. Un Comune di Capaccio Paestum con un Bilancio che si regge su crediti ormai inesigibili o deteriorati, con problemi costanti e continui di disponibilità di cassa. Tramite consiglieri comunali, sono state inoltrate richieste di accesso agli atti conoscitive, per avere contezza precisa della situazione. In particolare, tramite il consigliere Franco Longo, sono state inviate richieste agli uffici preposti per sapere a quanto ammonta di preciso il debito che il Comune di Capaccio Paestum ha al momento nei confronti della Sarim. Se vi sono ritardi nei pagamenti o spettanze non pagate nei confronti dell’azienda di somministrazione lavoro da parte della Paistom. Inoltre, si è chiesto, sempre all’ufficio contabilità, quanto effettivamente ci sta in cassa ovvero sul conto corrente del Comune di Capaccio presso la Tesoreria. Sono tutte informazioni richieste e che al momento non hanno avuto risposta alcuna. Siamo preoccupati, e da tempo stiamo ponendo l’accento sulla situazione finanziaria dell’ente comunale. Mutui a go go di milioni e milioni di euro per opere pubbliche inutili ed incompiute. Spese folli per attività superflue (vedi solo l’ultima di una lunga serie ovvero i 117.000,00 euro per le luci di Natale). La gestione complessiva dell’ente ha messo in ginocchio le finanze, con ripercussioni immediate sui lavoratori.

LA SITUAZIONE STIPENDI OPERAI SARIM

Come è noto, i lavoratori della Sarim sono a tutt’oggi preoccupati poiché colpiti dalla comunicazione da parte dell’azienda di difficoltà finanziarie causate dai mancati versamenti dei canoni mensili che il Comune di Capaccio Paestum deve alla ditta che svolge l’appalto di raccolta rifiuti sul territorio comunale. Questi mancati versamenti non consentono alla Sarim di pagare in modo puntuale gli stipendi ai dipendenti di Capaccio Paestum. Il Comune, da capitolato d’appalto, deve riconoscere circa 6 milioni di euro annui alla Sarim, con rate da 500mila euro mensili. Come abbiamo detto, al momento non abbiamo contezza precisa di quanto effettivamente la Sarim avanzerebbe, ma certamente non poco se ciò mette l’azienda in condizioni di non poter pagare gli stipendi agli operai. E anche la prossima scadenza, quella dello stipendio del 15 gennaio, si preannuncia critica, se non peggiore delle precedenti nella tempistica. Con gli operai Sarim abbiamo deciso di giocare d’anticipo – dichiara Davide Sapere, dirigente sindacale della Csa Fiadel Salerno Sud. La Sarim ci ha informato che il Comune di Capaccio Paestum è sempre indietro con i canoni da versare e che quindi il problema del pagamento degli stipendi persiste e resta tuttora in forse. Come sindacato, ci siamo già mossi chiedendo incontri ufficiali e l’apertura di un tavolo di crisi con il Comune, l’Azienda Sarim e la Prefettura. È inaccettabile che i lavoratori debbano subire ripetutamente conseguenze di mancati pagamenti da parte delle istituzioni. La Csa Fiadel Salerno Sud è al fianco dei dipendenti della Sarim e lavorerà incessantemente per garantire che vengano rispettati i loro diritti e che la situazione venga risolta”.

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