Comincia male l’Estate a Capaccio Paestum. E che si sia arrivati impreparati anche quest’anno è colpa grave per l’intero sistema pubblico-privato. Chi di dovere, e per le proprie competenze, intervenga immediatamente.
SULLA COSTA NON CI STA UN METRO PER PARCHEGGIARE
Le problematiche sono sempre le stesse, ataviche ma, a quanto pare, senza soluzione. Eppure, gli investimenti (o meglio i debiti) fatti dall’Amministrazione Comunale per il riassetto del fronte mare facevano presagire ben altra organizzazione. Al momento, i parcheggi restano il vero grande problema irrisolto del “lungolidi” di Capaccio Paestum. La prima “prova del fuoco” del 2 giugno scorso si è trasformata in un “inferno” di disagi per i bagnanti lungo tutta la linea di costa. In particolare, su via Delle Mimose, sui due lati di accesso al mare, le solite due file di auto parcheggiate ai due lati stradali, con difficoltà e pericolo per i pedoni e i ciclisti poiché chi doveva uscire con l’auto lo faceva in retromarcia e qualcuno neanche a velocità ridotta. Non un vigile urbano a cercare di mettere ordine alla circolazione.
PINETA MODELLO “TERRA DEI FUOCHI”
La situazione di numerosi tratti di pineta, e di alcuni dei camminamenti che dovrebbero portare dai parcheggi di via ex Sterpinia alla spiaggia, si presenta nelle condizioni in foto. Sembra di entrare in una discarica, erba alta e cumuli di rifiuti.
PESSIMO RISULTATO DELLE ANALISI DELLE ACQUE DEL CAPO DI FIUME
Il Gruppo Ambiente e Territorio di Capaccio Paestum, coordinato dal dottor Michele Contegiacomo, ha reso noto in questi giorni le analisi dello stato delle acque presso la foce del Capo di Fiume, punto nevralgico che costantemente presenta casi di alterazione dello stato ecologico dovuti a sversamenti occulti. L’analisi chimica ha di nuovo mostrato la presenza di Cloruri, Solfati, Nitrati, Nitriti e Bromuri, quest’ultimi costituenti principali di disinfettanti, utilizzati sia nel comparto zootecnico che turistico (ad esempio utilizzati nella disinfezione delle piscine).