È proprio vero l’antico detto napoletano “Chi fravec e sfravec nu perd mai tiemp”. Ma qui, si sta esagerando. Comune di Capaccio Paestum e Consorzio di Bonifica in Sinistra Sele, in associazione, hanno dragato e “pulito” la Foce del Sele, secondo loro “ostruita” dal materiale portato da recenti piene e mareggiate. Come aveva più volte detto e scritto il compianto senatore Franco Ortolani, massima autorità in merito, studioso del Sele e per decenni titolare della Cattedra di Geologia presso la Federico II di Napoli, quello di una presunta e periodica “ostruzione della Foce” è un falso problema che non esiste. Il Sele in migliaia di anni ha subito piene e la Foce ha dovuto fronteggiare centinaia di mareggiate. Il normale deflusso delle acque non risente assolutamente di simili situazioni. La natura sa quel che deve fare, è per fortuna autonoma. Soprattutto in caso di piena, la forte portata dell’acqua del Sele andrà naturalmente a defluire spazzando via ogni ostacolo e ripulendo la Foce come sempre è avvenuto. È il normale decorso del fiume e della natura.
Chi ha pensato di intervenire con gli escavatori, ha sbagliato. E vorremmo sapere su quali pareri tecnici si sia deciso di fare simili interventi, a spese di cittadini e consorziati. I motivi e le cause delle periodiche esondazioni del Sele, che non pochi danni hanno prodotto per l’intera piana circostante, sono da ricercare altrove. Gli interventi da fare sono quelli già previsti nel progetto di riassestamento idrogeologico del Sele, in particolare il rafforzamento degli argini e le azioni sui vari affluenti del Sele.
Carmine Caramante