Droga a Capaccio Paestum e nel Cilento. L’allarme è serio. Il consumo è alle stelle.
A Capaccio Paestum, Agropoli, Castellabate e in vari comuni del Cilento si fa un ampio ed incontrollato uso di sostanze stupefacenti. Una rivelazione per alcuni, la scoperta dell’acqua calda per molti. Basta muoversi, girare, entrare in determinati ambienti tutt’altro che infrequentabili ma fatti di amici, di persone che hanno voglia di divertirsi. Oggi, e da anni ormai, il fenomeno droga non è più qualcosa che appartiene a quel segmento di società che sta ai margini, che trova negli stupefacenti una via di fuga al malessere e che finisce per diventare l’immagine del degrado. Niente di tutto questo. I tossici (almeno negli ambienti confortevoli e ridenti della provincia – nelle metropoli italiane si sta ritornando all’incubo degli anni ’80 e al ritorno forte sul mercato dell’eroina a basso costo) non li trovi più agli angoli della strada. Sono alle feste, ai ricevimenti, ai tavolini. Hanno la pelle liscia e le camicie firmate, bevono vodka e hanno in tasca le carte di credito dei genitori.
LO SPACCIO
Lo spaccio è un fenomeno che non si è mai fermato nei decenni, ma è profondamente cambiato. Le organizzazioni criminali non sono più quelle di un tempo. Non hanno l’organizzazione gerarchica di una volta e hanno progressivamente abbandonato il controllo militare del territorio. Oggi, la droga, il traffico degli stupefacenti è gestito da veri e propri broker che si preoccupano solo di far arrivare i bonifici sui conti svizzeri e la merce a destinazione. L’unica cosa che conta è vendere all’ingrosso. Poi, sui territori, saranno gruppi di cani sciolti o addirittura singoli personaggi a piazzarla al dettaglio. A maggio scorso, agenti della Questura di Salerno e militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato, all’interno dell’area del porto commerciale di Salerno, due borsoni contenenti 65,5 chilogrammi di cocaina pura. Una quantità enorme, che testimonia l’attuale importanza di Salerno come centro di snodo del traffico internazionale di stupefacenti in tutta l’area del Mediterraneo.
I CANI SCIOLTI
Lo stupefacente, come detto, attraverso cani sciolti, arriva ovunque. Illuminante in questo senso è il recente sequestro effettuato dai carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, diretti dal lgt. Giuseppe D’Agostino, in sinergia con i colleghi della Sezione Operativa di Agropoli, guidati dal ten. Mario Sannino, coordinati dalla Compagnia di Agropoli, comandata dal cap. Fabiola Garello. A seguito di perquisizione domiciliare innescata dall’attività investigativa, un giovane di Capaccio Paestum è stato sorpreso con in casa 100 grammi di cocaina e 92 grammi di marijuana, oltre a due bilancini di precisione e materiale utile al confezionamento delle dosi. Si tratta di uno dei più ingenti sequestri di cocaina effettuato negli ultimi anni a Capaccio Paestum a carico di un singolo soggetto.
I CAMPESINOS DE NOANTRI (di noi altri)
Proprio perché il fenomeno è vario ed articolato e sfugge a quelle che erano le normali logiche criminali del passato, troviamo poi addirittura chi decide di fare in proprio. Ed è, infatti, di poche settimane fa, il sequestro da parte della Polizia Municipale sul territorio di Capaccio Paestum di una maxi piantagione di marijuana. Gli uomini della Polizia Municipale hanno scoperto e sequestrato una vasta piantagione di cannabis, ben occultata in 6 impianti serricoli per complessivi 6mila mq, oltre a vari sacchi di concime e materiali utili alla coltivazione della droga. In tutto 2.615 le piante di vario fusto rinvenute e confiscate, oltre ad un quantitativo già reciso ed essiccato di 455 arbusti, pronto ad essere immesso sul mercato illegale dello spaccio. Secondo le prime stime, avrebbe fruttato circa 1 milione di euro.
Servizio a cura di Carmine Caramante
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