L’Amministrazione Comunale, con un comunicato, ha affermato che la Provincia ha dato parere favorevole sul progetto in variante al PRG vigente riguardante il nuovo Cinema Myriam e che, tempo fa, già la Sovrintendenza ha dato parere positivo sul progetto presentato. Di conseguenza, sarebbe tutto pronto per procedere alla gara d’appalto per il nuovo cinema. Nello stesso comunicato, si afferma però che bisogna andare di nuovo in Consiglio Comunale per l’approvazione del progetto definitivo. Al che ci sorge, quindi, spontanea una domanda: ma se bisogna andare in Consiglio Comunale ad approvare il progetto definitivo, quale progetto è stato mandato agli enti sovracomunali per l’ottenimento dei pareri (ne risultano vari e di vario tipo, uno del 2019 e un altro del 6.08.2020 approvato in Consiglio Comunale insieme alla proposta di Variante al PRG). In ogni caso, magari così fosse. Come l’Amministrazione dice e propaganda. Ne saremmo tutti contenti. E lo diciamo con la voglia che ogni cittadino ha di vedere il nuovo Cinema-Teatro presto edificato. Purtroppo, siamo ancora ben lontani dalla conclusione di questa vicenda. A tal proposito, col rischio anche di essere ripetitivi rispetto a questo argomento, facciamo rilevare che il confusionario iter finora portato avanti dall’Amministrazione Comunale ha causato una serie di problematiche che hanno messo in moto vari meccanismi di contestazione. Come detto fin dall’inizio, sull’intera vicenda la Procura della Repubblica di Salerno ha aperto un fascicolo di indagine, tutt’ora in corso. Al Tar vi è poi il ricorso presentato dall’Associazione Nazionale Italia Nostra che contesta l’intervento e, in particolare, l’edificazione di nuovi e maggiori volumi rispetto al vecchio Myriam, essendo lo stesso in zona A2 nella quale è consentita la sola ricostruzione con le stesse superfici. Inoltre, va puntualizzato che la Sovrintendenza non ha espresso parere favorevole alla Variante al PRG presentata dal Comune ma si è limitata a dare assenso esclusivamente alla validità della proposta progettuale dal punto di vista estetico ed architettonico giudicando positive le modifiche che aveva precedentemente richiesto. In particolare, la Soprintendenza ha evidenziato che il progetto appare “congruente con il contesto in quanto richiama in parte i prospetti originari del fabbricato preesistente” e che “la rotazione in pianta rispetto al fabbricato originario, proposta nel progetto, determina una maggiore apertura e visibilità alla piazza Santini, con una riqualificazione urbanistica e una ricaduta positiva anche sotto il profilo paesaggistico”. La questione variante al PRG in zona A2 resta quindi tutt’ora aperta e presumiamo che sarà il Tar a dover dare l’ultima parola sulla vicenda. Il nodo cruciale resta pertanto quello della variante urbanistica e la conseguente possibilità di fare nuovi volumi (il progetto che l’Amministrazione vuole realizzare ha superfici quasi doppie rispetto all’ex Myriam al fine di poter ottemperare all’accordo di permuta immobiliare con i privati proprietari a cui sono stati ceduti 450 mq circa di superfici commerciali all’interno). Sulla questione pende giudizio presso il Tar Salerno in seguito al ricorso presentato dall’Associazione Italia Nostra. Finora, il Tar è stato chiamato solo a dover decidere se applicare o meno la sospensiva, ritenuta superflua in quanto i termini erano stati sospesi dalla Sovrintendenza che si era riservata di decidere sulle modifiche architettoniche chieste al Comune. Ora, il prossimo passaggio, sarà proprio la pronuncia del Tar nel merito della questione, ovvero la validità o meno della Variante Urbanistica.
Carmine Caramante
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