Aurora, Fortuna, Naima e Isabel.
Con “LEI SI CHIAMERA” Giusi Mitrano canta di donne migranti e violenza di genere.
Il singolo sarà pubblicato il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Quattro nomi di donne, quattro possibili vite. In “Lei si chiamerà”, Giusi Mitrano, racconta, cantando, la speranza di vivere in un modo senza più violenza sulle donne: quelle subite da chi fugge da terre martoriate alla ricerca di una vita migliore o da chi le subisce nel silenzio delle mura domestiche. Il brano uscirà il 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ad accompagnare le note della canzone, il video realizzato da Daniele Chariello – Zork Digital Planet di Buccino, dove alle immagini dei musicisti si alternano quelle di bambini intenti a giocare sulla battigia con l’acqua del mare, altro simbolo forte di libertà. Bambini nei quali la Mitrano ripone la speranza di un futuro migliore. A fare da corona alla voce della Mitrano i musicisti del Sincretico, formazione nata nel 2011, composta da Bruno Salicone al pianoforte, Aldo Vigorito al contrabbasso, Giulio Martino al sassofono soprano e Luca Mignano alla batteria.
“È un brano scritto di getto durante il primo lockdown – spiega Giusi Mitrano – È la storia di questa giovane donna fuggita da un campo profughi libico dopo aver subito ripetute violenze fisiche e psicologiche. Riuscita a scappare dai suoi aguzzini, raggiunge Lampedusa. E qui, dopo aver partorito, muore. Ascoltai questa storia durante un telegiornale e ne rimasi scossa. Tanto che scrissi il testo di getto e ora finalmente è pronta per essere cantata”. Nel testo, quattro nomi di donna: Aurora, Fortuna, Naima e Isabel scandiscono i passaggi e diventano significato e significante della narrazione del brano scritto dalla Mitrano. Aurora rappresenta l’alba, la speranza riposta in un domani migliore. E questo nome è dedicato a tutte quelle donne fuggite dai loro paesi alla ricerca di una vita dignitosa. Il velo che benda la Dea e la casualità di essere nate libere, ecco il significato di Fortuna. Naima, straordinaria ballad che John Coltrane dedica alla moglie e sulle cui note, anni dopo, Jon Hendricks scrisse un testo dedicato alla donna come simbolo di amore, bellezza e vita, è dedicato alla giovane madre morta dopo il parto a Lampedusa. Infine, Isabel è dedicato a tutte quelle giovani bimbe costrette a diventare troppo presto mogli e donne.
BIOGRAFIA
Musicista, cantante e compositrice, Giusi Mitrano studia composizione e canto jazz al Conservatorio “Cimarosa” di Avellino con i maestri Pino Jodice, Antonio Sinagra e Ada Montellanico, approfondendo lo studio della voce con Cinzia Spata, Elisabetta Antonini e Francesca Sortino. Un percorso che si completa con lo studio del pianoforte iniziato a sette anni e del flauto traverso e con seminari e workshop con Maria Pia De Vito, Michele Rabbia, Daniele Roccato, Israel Varela, Bob Stoloff, solo per citarne alcuni. La ricerca e lo studio sono alla base della sua formazione. In questo, anche la laurea in Architettura, conseguita alla Federico II di Napoli con una tesi dal titolo “Tra musica e architettura”, le consente di ampliare il suo sguardo intrecciando altri linguaggi artistici e contemporanei allo studio, e all’attiva artistica. Nel 2001 è finalista del Sountrack Festival di Jesi con il gruppo Mavery Quid di Torino, con il quale collaborava come cantante e co-autrice. Nel 2004 è nella Federico II Jazz Orchestra, l’orchestra dell’Ateneo napoletano, diretta da Mario Raja sotto la direzione artistica del sassofonista Giulio Martino con la quale partecipa al prestigioso Nick La Rocca Jazz Festival con lo storico clarinettista Tony Scott. Dal Febbraio 2011 è corista della Latin Jazz Orchestra dell’Università di Fisciano diretta da Stefano Giuliano, con la quale partecipa a Umbria Jazz e suona con Alvaro Hugo Atehortua. Dal 2011 è co-leader del progetto jazz “Sincretico” con il pianista Bruno Salicone; il gruppo musicale prenderà parte a diversi festival jazz e nel 2020 è ospite della rassegna musicale dell’associazione Tempi Moderni dove renderà omaggio alla musica di David Bowie all’interno della mostra fotografica “Stardust Bowie by Sukita”. Nel 2019 incide come vocalist il brano “L’Attesa” contenuto nel cd “Happy” (ed. A.MA Record) del pianista Bruno Salicone.