L’attenzione e la tensione ad Agropoli resta altissima. Ovviamente, non si escludono ricorsi successivi alla proclamazione per chiedere di conteggiare anche le schede. Il sentore è che questa vicenda terrà banco anche nei prossimi mesi fino al giudizio del competente TAR.
UNA BRUTTA PAGINA PER AGROPOLI
Molti cittadini sono contrariati, qualcuno ha addirittura scritto sui social “Si deve rivotare, però in presenza dell’Esercito”. Al di là dei sensazionalismi, quello che è emerso in queste giornate è la totale confusione che si è registrata nelle operazioni di scrutinio, molto probabilmente dovuta al fatto che numerosi presidenti di seggio hanno rinunciato all’ultimo istante all’incarico causando in extremis la loro sostituzione con altri che, molto probabilmente, non avevano molta esperienza. Gli errori in questi casi sono possibili, figuriamoci in una tornata di Elezioni Comunali con in più 5 quesiti referendari. Il margine con cui Mutalipassi ha superato la soglia del 50% è di circa 370 voti. A garanzia anche del Mutalipassi stesso, affinché per 5 anni non si debbano additare dubbi, l’auspicio è che si arrivi al riconteggio scheda per scheda di tutte e 21 le sezioni.
LA BUROCRATICA PROCLAMAZIONE
La Commissione Elettorale Centrale, presieduta dal magistrato, giudice Saporiti, dopo oltre tre giorni di lavoro, è pervenuta alla proclamazione ufficiale del Sindaco di Agropoli, nella persona del dottor Roberto Antonio Mutalipassi. “Finalmente la proclamazione. Ho atteso – ha commentato Mutalipassi – pazientemente i lavori della Commissione elettorale che, sebbene si siano prolungati oltre le aspettative, andando anche ad esasperare un po’ gli animi, si è riusciti a trovare la quadra, provvedendo stasera, a distanza di quattro giorni dalle elezioni, all’ufficializzazione della mia nomina a Sindaco della Città di Agropoli. Questi giorni di attesa, trascorsi nell’espletamento delle verifiche, ci hanno fatto maturare ancora maggiore voglia di iniziare a lavorare bene per la nostra Città”.
LE OPPOSIZIONI NON SI FERMANO. SI ATTENDONO I VERBALI DELLA COMMISSIONE PER POI PROCEDERE CON EVENTUALI RICORSI
La stessa Commissione (dall’analisi dei soli verbali così come previsto) ha comunque riscontrato in molte sezioni discrasie rispetto al differenziale tra il numero indicato di schede vidimate e quelle effettivamente distribuite e votate. “Appena acquisiremo i verbali della commissione – ha precisato l’avvocato Raffaele Pesce – li divulgheremo, dando modo a tutti i cittadini di prendere atto delle incongruità rilevate dallo stesso presidente e dalla commissione tutta, unitamente alle nostre osservazioni ed istanze prodotte. Al contempo, date le riscontrate incongruità, acquisiremo i verbali dei singoli seggi e verificheremo tutti gli estremi di irregolarità, di nullità, di annullabilità e di eventuale illiceità riscontrabili, nonché le scelte da prendere a tutela del voto e della volontà democraticamente espressa. Il civismo parte dalla divulgazione della conoscenza. Iniziamo un cammino di trasparenza e rispetto della legalità dal quale non ci allontaneremo mai”. Chiaro anche l’intervento dell’avvocato Giovanni Basile della coalizione di Massimo La Porta: “A coloro che, nei giorni scorsi, parlavano di ingenti voti sottratti, dico che è giunto il momento di dimostrare che i fatti pesano e le parole se le porta via il vento. Se loro non intraprenderanno questa battaglia di verità, che a loro tocca innescare, eventualmente essenziale anche per la legittimazione del Sindaco neoeletto, è già pronta la coppa da assegnare all’opposizione finta”. Tra l’ironico e il malinconico la battuta di Elvira Serra sul suo profilo social: “I voti nelle sezioni non si trovano. Sono scappati, e dove?”.
Carmine Caramante
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