Sul progetto di un canile municipale, l’Amministrazione Alfieri ha fatto in questi anni solo promesse e chiacchiere puntualmente smentite dai fatti. Eppure, il Sindaco in campagna elettorale aveva assicurato impegno per la realizzazione dell’opera nei 5 anni, riuscendo ovviamente a carpire anche i voti di tanti animalisti e amanti degli amici a 4 zampe. Oggi, allo stato attuale, il nulla. Se non un contributo di 300 euro l’anno per chi adotta un cane (con le Amministrazioni precedenti gli euro erano 600). Nonostante ciò, ancora incontri del Sindaco con i cittadini e le associazioni, uno anche di recente in Sala Erica, non si sa con quale faccia tosta e, allo stesso tempo, con quale ingenuità tante amiche ed amici continuano a farsi imbambolare dalle chiacchiere. È notizia di oggi che il Comune di Capaccio Paestum ha appaltato, per i prossimi 3 anni e per la somma complessiva di circa 850.000,00 euro, il servizio di trasporto, cura, mantenimento e custodia dei cani randagi sul territorio comunale ad un canile con sede a Quindici in Provincia di Avellino. Un’ulteriore azione che di fatto mette una lapide ad un eventuale ed imminente progetto per un canile sul territorio comunale di Capaccio Paestum.
LA SOLUZIONE GIUSTA
L’unico progetto serio e concreto per dare una casa moderna e funzionale ai nostri amici a 4 zampe è quello depositato al Comune e datato 2016 (giunta Voza) che scaturisce dall’avvenuta riqualificazione ambientale dell’ex discarica in località Cannito (terreno oggi tutto di proprietà comunale). L’intervento prevede la realizzazione di un Canile con annesso Centro di Educazione Ambientale. Il costo delle opere è di circa 2milioni ed 800mila euro, coperti (questa volta la copertura è semplice) mediante contrazione di mutuo con quota di ammortamento ricavabile dal risparmio di quanto oggi paga l’ente comunale per portare i cani al canile in provincia di Avellino. La realizzazione all’interno del sito di Cannito di numerose zone di verde pubblico, di un Centro di Educazione Ambientale e di un Canile Municipale moderno e funzionale riqualificherebbero la zona come fiore all’occhiello in tema di cultura e sostenibilità ambientale.
