Il Comune di Eboli sul piede di guerra. Italia Nostra Regione Campania ha già dichiarato la propria disponibilità a lottare. I tanti imprenditori capaccesi che hanno investito lungo la SS 18 non parlano, al momento sono muti nei confronti di una cosa che minaccia le loro attività
Solo menti piccole possono pensare di realizzare un’opera inutile e devastante per il paesaggio della Piana del Sele. I motivi per i quali l’opera non serve a nulla sono molteplici, e soprattutto tanta è la devastazione ambientale che potrà creare. Sarà una strada sopraelevata, poiché ricade in zona a rischio inondazione. Avete capito bene, una sopraelevata che taglia 30 km di campagna. Immaginate il degrado che normalmente si crea al di sotto delle strade sopraelevate? È una follia, da 370milioni di euro. Invece, basterebbe allungare l’Aversana o potenziare la SP30. Siamo governati dalla stessa mentalità che sta distruggendo il pianeta.
IL PROGETTO
Il progetto prevede il collegamento Agropoli-A2 mediante una strada a scorrimento veloce, lunga oltre 32 km, che dallo svincolo Agropoli Sud della Strada Provinciale 430, attraversa i comuni di Agropoli, Capaccio, Albanella, Altavilla Silentina, Serre ed Eboli. Lungo il tracciato sono previsti 7 svincoli, 4 dei quali da realizzare ex novo. Le attività commerciali della SS18 di Eboli e Capaccio Paestum subiranno perdite commerciali ingenti mentre i privati si sfregano già le mani in vista degli espropri da effettuare. Con l’investimento, pari a 370.000.000 di euro, poteva invece essere manutenuta e ammodernata la rete stradale attuale, senza infliggere colpi mortali all’economia sviluppata lungo la SS18.
PERCHÉ È INUTILE
Ci sono problemi oggettivi che nessuno ignora o vuole nascondere. Non siamo miopi. Occorre migliorare la mobilità e l’accessibilità verso la nostra costa e verso Paestum ed il Cilento. La SS18 certi giorni diventa un imbuto in cui si perdono ore. Ma la risposta a questi problemi con la Bretella Alfieri è chiaramente non convincente se non addirittura, palesemente, sbagliata. E le motivazioni sono molteplici:
- Non risolve il problema dei flussi verso il Cilento. La strada si ferma a Mattine, dopo di che occorrerà come già avviene adesso immettersi sulle attuali strade costiere o interne per raggiungere le note mete turistiche cilentane;
- L’impatto ambientale sarà devastante, dato che la nuova strada di circa 30 km sarà in gran parte in sopra elevata (l’area dove si è pensato di fare passare la bretella è soggetta a rischio di esondazione del Sele e del Calore);
- Il consumo di suolo agricolo causerà una ricaduta negativa su oltre 300 aziende produttrici di quarta gamma, su cui si stanno concentrando finanziamenti e interessi per un valore enorme in termini di PIL della nostra area;
- La ricaduta negativa su tutta una economia sorta sul turismo di passaggio lungo la SS 18. Alcuni pensano che questa sia una visione minimalista. Ma attualmente questa economia esiste e ridurre i flussi di transito si tradurrà nel breve periodo in una crisi di piccole imprese e perdita di posti di lavoro.
LE ALTERNATIVE PIÙ SENSATE
- Più logico è investire sul potenziamento, ampliamento e messa in sicurezza di quello che già esiste;
- La Strada Provinciale 30 e le altre provinciali che scendono al mare da Eboli e Battipaglia;
- Completamento e prolungamento dell’Aversana, sia a Nord (collegamento con l’autostrada) sia a Sud;
- Complanari sulla S.S. 18 per alleggerirla del traffico locale;
- La già prevista e sbandierata Metropolitana leggera che scende al Sud per poi convergere verso il mare creando un anello da e verso Paestum e il Cilento, da e verso l’aeroporto.