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LA BRETELLA, UNA BUFFONATA CHE VA RISPEDITA AL MITTENTE.

BRETELLA EBOLI – AGROPOLI: UNA BUFFONATA CHE VA RISPEDITA AL MITTENTE.

Il fronte del No si sta compattando, va dalla politica, alle istituzioni, ai comitati di zona che stanno nascendo. Qualche politico-politicante ancora non si arrende e cerca di motivare la sua visione devastante.

Solo menti piccole possono pensare di realizzare un’opera inutile e devastante per il paesaggio della Piana del Sele. I motivi per i quali l’opera non serve a nulla sono molteplici, e soprattutto tanta è la devastazione ambientale che potrà creare. Sarà una strada sopraelevata, poiché ricade in zona a rischio inondazione. Avete capito bene, una sopraelevata che taglia 30 km di campagna. Immaginate il degrado che normalmente si crea al di sotto delle strade sopraelevate? È una follia, da oltre 1 miliardo di euro. Invece, basterebbe allungare l’Aversana o potenziare la SP30. Siamo governati dalla stessa mentalità che sta distruggendo il pianeta.

COMPUTO METRICO DA 1 MILIARDO, MA IL PNRR COPRE SOLO 370 MILIONI. 

Il progetto prevede il collegamento Agropoli-A2 mediante una strada a scorrimento veloce, lunga oltre 32 km, che dallo svincolo Agropoli Sud della Strada Provinciale 430, attraversa i comuni di Agropoli, Capaccio, Albanella, Altavilla Silentina, Serre ed Eboli.  Il computo metrico, fatto dall’ANAS, ha previsto un intervento da più di 1 MILIARDO di EURO, di cui solo 370 finanziati dallo STATO, i costi di manutenzione sono dell’ordine di 1 milione di euro l’anno, una lingua di asfalto di 30 km, con carreggiate LARGHE 22 metri. Se la SALERNO-REGGIO CALABRIA è costata 22 MILIONI €/Km, la BRETELLA Eboli – Agropoli costerà 32 MILIONI €/Km. Trincee, viadotti, e anche una GALLERIA lunga 750 metri. Gli scenari di progetto, analizzati dall’Anas, evidenziano uno spostamento del traffico leggero sul nuovo tratto, mantenendo il traffico pesante sulla SS18 (con conseguente mantenimento se non aumento dell’inquinamento ambientale).

PERCHÉ È INUTILE

Ci sono problemi oggettivi che nessuno ignora o vuole nascondere. Non siamo miopi. Occorre migliorare la mobilità e l’accessibilità verso la nostra costa e verso Paestum ed il Cilento. La SS18 certi giorni diventa un imbuto in cui si perdono ore. Ma la risposta a questi problemi con la Bretella Alfieri è chiaramente non convincente se non addirittura, palesemente, sbagliata. E le motivazioni sono molteplici:

  • Non risolve il problema dei flussi verso il Cilento. La strada si ferma a Mattine, dopo di che occorrerà come già avviene adesso immettersi sulle attuali strade costiere o interne per raggiungere le note mete turistiche cilentane;
  • L’impatto ambientale sarà devastante, dato che la nuova strada di circa 30 km sarà in gran parte in sopra elevata (l’area dove si è pensato di fare passare la bretella è soggetta a rischio di esondazione del Sele e del Calore);
  • Il consumo di suolo agricolo causerà una ricaduta negativa su oltre 300 aziende produttrici di quarta gamma, su cui si stanno concentrando finanziamenti e interessi per un valore enorme in termini di PIL della nostra area;
  • La ricaduta negativa su tutta una economia sorta sul turismo di passaggio lungo la SS 18. Alcuni pensano che questa sia una visione minimalista. Ma attualmente questa economia esiste e ridurre i flussi di transito si tradurrà nel breve periodo in una crisi di piccole imprese e perdita di posti di lavoro.

LE ALTERNATIVE PIÙ SENSATE

  • Più logico è investire sul potenziamento, ampliamento e messa in sicurezza di quello che già esiste;
  • La Strada Provinciale 30 e le altre provinciali che scendono al mare da Eboli e Battipaglia;
  • Completamento e prolungamento dell’Aversana, sia a Nord (collegamento con l’autostrada) sia a Sud;
  • Complanari sulla S.S. 18 per alleggerirla del traffico locale.

IL NO UFFICALE DEL COMUNE DI EBOLI

Il Consiglio comunale di Eboli, in seduta aperta, dopo aver ascoltato anche gli interventi del pubblico presente, tra cui alcuni rappresentanti istituzionali, di categoria e sindacali, nonché tutte le forze politiche del territorio, anche quelle non rappresentate nel civico consesso, ha approvato con 18 voti favorevoli e 3 voti contrari un documento per esprimere un deciso no alla bretella Eboli – Agropoli.

Approvati i seguenti punti:

  1. di esprimere una ferma contrarietà al progetto di fattibilità tecnica economica denominato “Collegamento stradale veloce tra l’autostrada A2 ‘del Mediterraneo’ e la variante alla statale 18 ad Agropoli”, per l’elevato impatto negativo ambientale ed economico che produce ed il concreto rischio di non assolvere agli obiettivi alla base della sua previsione;
  2. di rappresentare tale contrarietà in sede di Dibattito Pubblico ponendo in essere ogni azione che contempli soluzioni alternative alle criticità della strada statale 18, basate sul miglioramento della viabilità esistente ed, in particolare: rivisitazione della stessa SS 18; completamento verso il Comune di Capaccio e riclassificazione della strada provinciale Aversana; riqualificazione strada litoranea n.175; ammodernamento della S.P. 30 e suo collegamento con la previsione di un secondo svincolo autostradale di Eboli;
  3. di demandare alla commissione consiliare lavori pubblici, unitamente al Sindaco e all’assessore competente, con l’ausilio della struttura tecnica comunale, di interloquire con ogni eventuale tavolo tecnico fosse istituito in merito al progetto di fattibilità tecnica economica denominato “Collegamento stradale veloce tra l’autostrada A2 ‘del Mediterraneo’ e la variante alla statale 18 ad Agropoli”.

ALTAVILLA SILENTINA È CONTRARIA

Perplesso il sindaco di Altavilla Silentina, Francesco Cembalo: “Lo svincolo per Altavilla è in zona alluvionale. Siamo ovviamente contrari. Bisogna tutelare gli imprenditori e i commercianti, difendiamo il territorio. Siamo stanchi di dover subire senza ricevere benefici”.

ANCHE CAPACCIO PAESTUM SI È SVEGLIATA

Tante le mail, i messaggi e le richieste di informazioni pervenute alla nostra Redazione. La gente ha guardato il progetto ed ora ha paura. Molti hanno trovato il proprio terreno espropriato e la propria casa abbattuta. Feudo Vignone e Rettifilo – Vannulo sono le due contrade che saranno devastate dalla Bretella. Addirittura, anche immobili di pregio come l’Ex Tabacchificio a Rettifilo dovranno essere abbattuti.

Le nostre case, le nostre terre, le nostre aziende non sono nate dal nulla – dichiara una cittadina di Capaccio Paestum – ma sono nate da braccia che dalla tenera età sono scese alla ‘chiana’ a lavorare dall’alba al tramonto, fino a quando si poteva. Ora tutto questo deve sparire? Dovremmo raccogliere tutte le nostre cose messe lì in anni e anni, doverle mettere in dei pacchi che non si sa dove portare (quella casa che avete nel cuore, anche se fosse la più umile, non sarà mai sostituita da un’altra)”. Sulla stessa lunghezza d’onda un imprenditore vitivinicolo di Albanella che ha addirittura scoperto che l’ipotesi progettuale attraversa in pieno la sua vigna: “Come possono mai pensare di fare sic et simpliciter circa 800 espropri lungo l’intera Piana del Sele. Questa è una follia. Oltretutto pare che il PNRR coprirebbe solo un terzo delle colossali spese da sostenere”. Preoccupata a dir poco una cittadina residente al Rettifilo: “Abbiamo visionato l’ipotesi progettuale. In pratica, la contrada Rettifilo sarà bypassata per intero da una sopraelevata, tantissimi gli espropri e gli abbattimenti previsti. Una cancellazione totale di un intero abitato. Finanche l’Ex Tabacchificio dovrà scomparire perché la nuova strada dovrebbe passargli proprio sopra”.

A cura di Carmine Caramante

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