Tra liste di attesa lunghissime, sanità e prestazioni diagnostiche a pagamento per 25 giorni al mese ed una edilizia sanitaria pubblica fatiscente e non adeguata, stiamo assistendo alla distruzione della sanità pubblica nella provincia di Salerno. Ma non basta. Il nostro comprensorio sta vivendo il depauperamento e la dismissione delle strutture ospedaliere di Agropoli e Roccadaspide. Siamo sempre più soli e in balia del nulla.
AGROPOLI È ORMAI UN’INFERMERIA
Le promesse di De Luca e di Franco Alfieri sull’ospedale di Agropoli sono ormai note da tempo. Chiacchiere e “finti” tagli di nastro. Sotto gli occhi di tutti c’è soltanto l’evidente e progressivo depotenziamento del nosocomio agropolese, che sembra essere diventato poco più di un’infermeria. La Regione Campania e l’Asl devono intervenire rapidamente per evitare che, nei prossimi giorni, si presenti una situazione di emergenza difficilmente contrastabile, in considerazione dell’avvicinarsi della stagione estiva che porterà, come ogni anno, ad una elevata presenza di turisti nelle località balneari del Cilento.
ROCCADASPIDE VERSO LO SMANTELLAMENTO
Se Agropoli è ormai un ospedale fantasma, anche Roccadaspide si avvia a diventarlo. “Ospedale di Comunità”, questa sarà la futura destinazione nei prossimi mesi dell’ospedale di Roccadaspide, come annunciato dal governatore De Luca. L’Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. Possono accedere all’Ospedale di Comunità solo pazienti post-acuti o cronici riacutizzati con basso margine di imprevedibilità e/o instabilità clinica; solitamente adulti/anziani con profilo SVAMA superiore a 2 e necessità variabili di cure sanitarie.