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LAVORATORI SARIM SENZA STIPENDIO – CI RISIAMO, E STAVOLTA SOTTO NATALE

Sperpero continuo di denaro pubblico dell’Amministrazione Comunale. Priorità per spese futili, finanche 117.000,00 euro per le luminarie natalizie. Invece di pensare alle cose essenziali, ovvero la dignità dei lavoratori, di chi si alza alle 5 di mattina per andare a pulire Capaccio Paestum.

PREMESSA

Da tempo stiamo documentando ripetutamente i rischi sul dove possa condurre la politica di sperpero del denaro pubblico che l’Amministrazione Alfieri sta conducendo dal 2019 ad oggi con una serie ininterrotta di mutui per reperire fondi impiegati per lo più in opere inutili e incompiute. Un Bilancio Comunale che si regge, solo sulla carta, grazie ad appostamenti di partite in entrata di dubbia esigibilità (residui attivi milionari che non saranno mai riscossi perché crediti ormai inesigibili o deteriorati). Tutto questo andare ha portato a difficoltà gravi. Conseguenze nefaste sull’anticipazione di cassa presso la Tesoreria (ormai arrivata al massimo consentito). In pratica, manca liquidità al Comune di Capaccio Paestum, una situazione complessa ed incresciosa che inizia a fare vittime.

LA RABBIA DEI LAVORATORI DELLA SARIM

E lo sanno bene i dipendenti della Sarim, azienda da anni titolare dell’appalto comunale di raccolta dei rifiuti. A tutt’oggi, 18 dicembre 2023, dopo il ritardo del mese scorso, i lavoratori della Sarim sono anche questo mese in attesa dello stipendio. I motivi sono sempre gli stessi. La Sarim, a causa del ritardo nel versamento dei canoni da parte del Comune di Capaccio (l’appalto ammonta a circa 6 milioni annui, suddiviso in canoni mensili da circa 500 mila euro) si trova nella contestuale impossibilità a provvedere in maniera puntuale al pagamento delle spettanze correnti ai dipendenti. Davvero grave una cosa del genere, offensiva per la dignità di tante famiglie che hanno il diritto di non dover attendere o, peggio ancora, elemosinare il proprio salario mensile con richieste che, naturalmente, passano attraverso i Sindacati. Anche in questo caso, prontamente, la FIADEL, Coordinamento Provinciale di Salerno, ha, già giorno 13 dicembre, inviato sollecito preventivo alla Sarim e al Comune di Capaccio Paestum. Finora, niente, nessun pagamento. E questo mese va saldata anche la tredicesima. Perdura, pertanto, lo stato di agitazione dei lavoratori della Sarim, a dir poco arrabbiati per tale situazione, gravissima e non accettabile, anche a fronte del fatto che i ritardi e i mancati pagamenti hanno risvolti negativi sulle condizioni psicologiche dei lavoratori e delle loro famiglie proprio nei giorni precedenti al Natale.

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