Il direttore dell’Oasi Dunale di Paestum, Lucio Capo, molto critico sul progetto, in corso nella frazione Laura, relativo alla realizzazione della nuova passeggiata sul lungomare. “Stanno spendendo milioni di euro – polemizza Capo – per la realizzazione di quel percorso a mare praticamente inutile. Perché passeggi e, invece di vedere il mare, puoi ammirare una serie di stabilimenti balneari la maggior parte in cemento. Quella passerella fra sei mesi sarà ricoperta dalla sabbia. Hanno tolto cemento per metterne altro e fare una finta passeggiata. A Capaccio Paestum avrebbero dovuto semplicemente arretrare i lidi verso la fascia pinetata ed eliminare tutto quel cemento armato sulla duna. Realizzando strutture ecocompatibili e non quei mostri di cemento che, durante il periodo invernale, diventano delle discariche. Non è questo il modello da seguire. Siamo rimasti agli anni Cinquanta”. Capo conclude: “L’unico sistema era quello già previsto dal Puc Airaldi e cioè un sentiero a pettine, che attraversa la pineta e arriva a mare con i parcheggi a monte. La passeggiata sul lungomare ha senso laddove si vede effettivamente il mare e non una serie di stabilimenti balneari che di fatto ne offuscano la visione o comunque la coprono a tratti. Il mare infatti, si vede solo nei pochi spazi lasciati alla libera fruizione”.
Per ulteriori approfondimenti, articoli a pag. 16-17 de Il Commendatore Aprile 2021