Un’immagine di Dario Incutti (sito web Unione Paneuropea dei Giuristi).
Fondatore dell’Unione delle Camere Penali e dei Giuristi Paneuropei. Aveva 92 anni. Ha assunto la difesa di noti personaggi legati a vicende nazionali clamorose, organizzazioni criminali, banchieri, industriali, amministratori. Oltre cinquant’anni di intenso lavoro nei tribunali, da Palermo a Bolzano, dalla mafia alle violenze sessuali passando per Firenze e Roma. In particolare, è stato avvocato difensore di Tommaso Buscetta e di Graziano Mesina.
Nato ad Ancona (il padre, provveditore agli studi, cambiava spesso città) ha respirato subito, nella sua famiglia, la civiltà degli studi classici e del rigore morale. Dopo le scuole a Milano, prende la maturità a Como. Vorrebbe diventare ufficiale di marina, ma dopo la guerra vede intorno a sé troppe rovine. Opta allora per Giurisprudenza, a Napoli, attratto dal Diritto Internazionale. Decisivi per lui due incontri. Da Rolando Quadri, consigliere giuridico della Repubblica araba, assorbe l’importanza del Diritto Internazionale che consente di conoscere popoli ed etnie diverse per regole, costumi e comportamenti. Da Francesco Carnelutti, l’altro suo maestro, Dario Incutti acquisisce il rigore della procedura penale. Chi si forma con grandi maestri diventa, a sua volta, un maestro prestigioso. Molti avvocati si sono lasciati guidare da Dario Incutti, che non ha mai rinunciato alla dimensione mondiale della giustizia, sempre più protagonista e artefice del Diritto Penale. A Salerno è riuscito a riunire le 14 Camere penali italiane per farne un organismo autorevole e fortemente rappresentativo.