2,5 milioni di euro buttati via. Tutti questi soldi semplicemente per 1 campo da tennis a Gromola e 1 a Licinella. Sembra assurdo, ma è successo davvero. Le Cupole dal loro acquisto saranno costate ai cittadini di Capaccio Paestum complessivamente 2,5 milioni di euro circa (tra acquisto, montaggi e smontaggi vari e ora un altro milione e mezzo per il progetto di Alfieri).
Questa storia che vi raccontiamo non è frutto della fantasia. Semplicemente, è la narrazione di fatti realmente accaduti. I protagonisti della vicenda non sono personaggi inventati. Come reale è il luogo dell’avvenimento: il Comune di Capaccio Paestum. Le cupole geodetiche, termine più urbano per quelle che sono passate alla storia come “le palle”, hanno rappresentato certamente uno dei vulnus amministrativi più clamorosi della storia recente di Capaccio Paestum. È indubbio che il loro acquisto fu un grave errore, una spesa inutile per una cosa che non poteva albergare all’interno dell’area archeologica e sulla quale non vi era una definitiva allocazione.
2,5 MILIONI DI SPESA DAL 2015 AD OGGI – IN PRATICA, IL COSTO DEL CINEMA MYRIAM
Finora, queste “3 palle” sono costate ai cittadini capaccesi un occhio della testa, per restare ferme, in disuso e poi per essere ricollocate e oggi oggetto di un nuovo intervento strutturale che, di fatto, porterà solo al risultato di un campetto da tennis al coperto, in località Gromola e un altro a Licinella. Per l’acquisto nel 2015 (Amministrazione Voza) sono stati spesi 600mila euro. Poi, per i continui montaggi e smontaggi: 160mila euro nell’era Voza e altri 180mila euro per l’attuale spacchettamento e le collocazioni volute da Alfieri a Gromola e Licinella, dove sono ferme dal 2021. Ora, arriva la pubblicazione di due gare d’appalto per l’affidamento dei lavori relativi al “Progetto per la predisposizione di spazi da adibire alle attività sportive alla scuola elementare di Gromola” e la “Sistemazione e adeguamento funzionale dell’area esterna adibita a impianto sportivo a uso didattico del plesso scolastico di Licinella”. L’importo complessivo dell’intervento di Gromola ammonta a 1.132.754,00 euro. Quanto a Licinella, l’importo complessivo del progetto ammonta a 408.000,00 euro. Le opere previste consistono in sostanza nel rifacimento completo della copertura che avvolge la struttura geodetica con un doppio strato di telo in pvc e nella realizzazione, all’interno, di un campo polivalente. L’intervento di Gromola si differenzia da quello di Licinella per la previsione di una struttura da adibire a spogliatoi con adiacente parcheggio. Pertanto:
- 600.000,00 euro (acquisto cupole);
- 340.000,00 euro (vari montaggi e smontaggi nel tempo);
- 1.132.754,00 euro (progetto attualmente a bando di gara per collocazione Gromola);
- 408.000,00 euro (progetto attualmente a bando di gara per collocazione Licinella).
Il totale è presto fatto con una semplice addizione. Sono 2.480.754,00 euro. Una cosa da pazzi, soldi che potevano essere investiti, una sola volta, e su un’opera fissa e definitiva. Il progetto complessivo del nuovo Cinema Myriam in Piazza Santini costerà più o meno la stessa cifra.
LA COLLOCAZIONE GIUSTA E IL TRAMONTO DELL’IDEA DEL PARCO EVENTI A CAPACCIO SCALO
Eppure, una soluzione nel 2017 si era trovata. Un progetto di euro 350mila circa, che avrebbe dato al centro di Capaccio Scalo, ovvero l’area attraversata da Via Caduti di Nassiriya, la sua destinazione ideale e voluta da tempo dai cittadini: un’area parco con verde pubblico ed un’agorà coperta per eventi, fiere e mercato. Un Parco, concepito sul modello dei parchi metropolitani europei. Sistema del Verde con all’interno un’Area Eventi, una sorta di Agorà al coperto. Da anni, l’area adiacente via Caduti di Nassiriya viene indicata da tutti come Parco Urbano polifunzionale al centro di Capaccio Scalo. Quale migliore occasione allora se non quella di intervenire ricollocandole in questa area, dotando il centro urbano di una preziosa struttura per eventi pubblici permanente. Purtroppo, le scelte fatte dall’Amministrazione Alfieri sono state diverse ed oggi assistiamo, proprio a Via Caduti di Nassiriya a Capaccio Scalo, all’edificazione di un palazzo privato e al tramonto della speranza di avere un polmone verde e funzionale all’interno del nucleo urbano che negli anni futuri rischia di diventare sempre più congestionato dal cemento.
