Forse è un tentativo per fronteggiare la crisi economica e la limitazione delle risorse di sostentamento per ciascun individuo vivente. L’ipotesi non è da scartare, ovvero l’idea di accelerare la mortalità, diminuire la longevità e far scendere il numero di abitanti sui territori. Ovviamente, la nostra è ironia, ma di fronte ad un’escalation di questo tipo (che mette a repentaglio le aspettative di vita di ogni singolo cittadino) si resta davvero increduli e basiti. Prima la riduzione di Agropoli ad ospedale fantasma, poi la degradazione ad “Ospedale di Comunità” del nosocomio di Roccadaspide. Il tutto corredato dalla soppressione dell’ambulanza rianimativa per tutta l’area cilentana, lasciando sguarnito un territorio della provincia che proprio d’estate bisognerebbe invece rafforzare. Pensavamo di averle viste tutte, ma non c’è mai limite al peggio. Ed ecco la notizia che dal 1 luglio il Psaut (Guardia Medica) di Piazza Santini a Capaccio Scalo subirà un taglio con la presenza di soli 2 medici e che, dal 1 settembre, c’è il rischio di una riduzione dell’orario di apertura o, addirittura, la chiusura definitiva. Evidente è ormai lo stato delle cose. Siamo in balia di una politica politicante che non sa programmare, non sa utilizzare le risorse di cui dispone e che non riesce a riconoscere quali siano per un territorio e per i cittadini le reali priorità. I responsabili sono ben noti, una filiera istituzionale che dalla Regione passa per la Provincia di Salerno, l’ASL e i Comuni. La soluzione: mandare a casa tutti e farlo molto presto.
Carmine Caramante