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MUTALIPASSI MANGERÀ IL PANETTONE DA SINDACO?

Con apposita ordinanza, il Consiglio di Stato ha definitivamente accolto l’istanza cautelare, presentata dal Sindaco pro tempore di Agropoli Roberto Mutalipassi, avverso il dispositivo di sentenza con il quale il Tar di Salerno aveva disposto l’annullamento della proclamazione degli eletti ed il ritorno al voto in 4 sezioni su 21. In sintesi, i giudici hanno confermato la sospensiva del provvedimento del Tar, ovvero la sospensione dell’esecutività della sentenza impugnata, fissando l’udienza pubblica al 19 dicembre per la trattazione della causa nel merito. Fino a tale data, il Consiglio di Stato ha disposto che l’Amministrazione comunale, la Giunta e il Consiglio Comunale resteranno al loro posto ritenuta la necessità di preservare integra la res controversa nelle more della definizione della causa nel merito nella pienezza del contraddittorio sui contrapposti appelli, data lirreversibilità degli effetti solutori che la gravata sentenza sarebbe destinata a produrre sugli organi eletti”.

‘O TIEMPO SE NE VA…DIMANE NUN S’SA

Seguire la vicenda elezioni 2022 di Agropoli è diventato complesso. Si sapeva che fosse un rompicapo tra ricorsi e contro ricorsi, ma il tutto sta andando in una direzione ridondante. Finora la strategia di Mutalipassi e dei suoi legali sta funzionando. Ovvero, prendere tempo, chiedere ed ottenere sospensive sui dispositivi delle pronunce. Ora, la prossima tappa è quella del 19 dicembre sempre al Consiglio di Stato per la discussione, finalmente, del merito della questione e degli elementi che Mutalipassi ha realmente da addurre in contrasto alla sentenza di rinnovazione delle elezioni in 4 sezioni su 21 del Comune di Agropoli. Possibile che il tutto non si concluda in prima udienza, ma necessiti di altre date per la decisione e la pronuncia. Pertanto, Mutalipassi e la sua squadra hanno probabilità di arrivare al panettone di Natale e scavallare il 2023 ancora in carica. Un risultato non da poco visto che, come molti fanno notare, il 20 dicembre 2023 ci sono le elezioni provinciali, quelle nelle quali è previsto il voto dei soli amministratori e consiglieri comunali locali in qualità sia di elettori che di candidati. E quelli di Agropoli potranno partecipare e concorrere. Piccolo cabotaggio, indubbiamente. Ormai le Province sono morenti, o meglio moribondo è il sistema previsto dalla riforma Del Rio, dato che è prossimo il ritorno alla situazione precedente, ovvero urne a suffragio universale, con l’approvazione della riforma sulla quale attualmente lavora la maggioranza parlamentare di centrodestra.

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