Tiene banco la vicenda Ex Cinema Myriam in Piazza Santini a Capaccio Scalo. Non poteva non essere l’argomento di grande interesse, poiché tutti i cittadini di Capaccio Paestum attendono la costruzione della nuova struttura. Il Commendatore, in queste ultime settimane, ha analizzato la situazione in tutte le sue sfaccettature. La nostra posizione è semplice:
- L’abbattimento di una struttura ormai degradata è stato un bene per la comunità;
- La sua ricostruzione va fatta nel rispetto delle caratteristiche identitarie del Borgo del Villaggio;
- Si deve procedere ad una semplice riedificazione senza volumi aggiuntivi rispetto al precedente, poiché il mutuo che il Comune ha fatto di 2.500.000 euro va utilizzato per costruire le opere pubbliche (ovvero la Sala Teatro e spazi annessi) e i locali già esistenti in precedenza;
- Ai privati proprietari va riconosciuto un giusto ristoro, ma tenuto conto delle condizioni ormai deteriorate e degradate della fatiscente struttura.
Questo è con chiarezza quello che abbiamo esposto. Oltre ad altre questioni. Premesso che saranno gli organi competenti a dirimere le controversie in atto ed a fare gli accertamenti e le verifiche del caso, come anticipato nei giorni scorsi Il Commendatore fa una proposta, nel pieno diritto di organo di informazione e di dibattito, che crediamo possa rispondere a tutti i 4 punti elencati nella premessa.
Le precedenti Amministrazioni
Il quesito che spesso ricorre sulla vicenda è: perché non si è fatto nulla nelle precedenti Amministrazioni Comunali per il Myriam. Parlando in prima persona, quando il sottoscritto ha avuto l’onore e l’onere di svolgere ruoli istituzionali (consigliere capogruppo con varie deleghe), più volte si è affrontata la questione Myriam per cercare di ridare ai cittadini quello spazio di socializzazione. Su questo parlano gli atti, nel senso che, come governance di allora avevamo ben di più di un’operazione come quella attuale. Infatti, nel 2008 e anche in epoca precedente, i privati proprietari avevano presentato presso l’Ufficio Tecnico un progetto di ristrutturazione e riqualificazione del Myriam, confermando coi fatti di voler in tempi brevi investire per il recupero del Cinema.
UN PROGETTO DI RIEDIFICAZIONE COME RISTRUTTURAZIONE DEL PRECEDENTE
Il progetto di cui sopra, redatto negli anni passati dallo studio di architettura e urbanistica Giovanni Feniello (consultabile pubblicamente anche sul web https://architizer.com/idea/268677/) è uno di quelli che crediamo possa, sotto tutti i punti di vista, soddisfare ogni esigenza (cittadini, casse comunali e privati) e rispettare i parametri normativi e urbanistici. La Sala Teatro (che è realmente ed esclusivamente ciò che interessa alla cittadinanza) è di 877 mq. Quella in variante del progetto attuale (che per intenderci chiamiamo Progetto Alfieri) è di 916, praticamente identica. I mq di locali commerciali presenti al piano terreno sono 120, mentre al piano superiore vi sono volumi per uffici e depositi per mq 166. Il progetto Alfieri, quello attuale, presenta invece volumi (al di fuori della Sala Teatro) per altri 997 mq (di cui mq 450 circa da cedere ai privati come da permuta).
LA PROPOSTA DE IL COMMENDATORE
Chiaramente, tocca ad altri in questo momento decidere e governare. Il processo democratico prevede che le scelte e le responsabilità ricadano su chi ha avuto la prevalenza nei voti e quindi nel consenso popolare. Tuttavia, il diritto di proposta è sacrosanto, come quello del confronto. Fatto questo pleonastico preambolo, veniamo al dunque. Quello che proponiamo, e si è ancora in tempo per farlo visto che al momento si è solo abbattuto, è di revocare la Variante al PRG vigente del 06.08.2020 ed approvare questo progetto di ristrutturazione (o meglio riedificazione senza volumi aggiuntivi) in modo da salvaguardare e mantenere l’area come A2 superando le contestazioni mosse al TAR da Associazioni di Tutela del Paesaggio e dei Luoghi. Su questo progetto, rimodulare poi l’accordo con i privati ai quali vanno concessi come adeguato ristoro:
– I costi già sostenuti dall’ente comunale per le operazioni di abbattimento fatte e da ultimare (90mila euro circa);
– Lo scomputo di tasse, tributi e sanzioni non versate sull’ex struttura (circa 23mila euro);
– I riedificati mq 120 di locali commerciali fronte strada al piano terreno (valore euro 2400 per 1 mq – totale euro 288.000).
Pertanto:
- Ai privati proprietari andranno quindi valori per euro 400mila circa, assolutamente adeguati rispetto a quelli che invece scaturiscono dall’accordo di permuta stipulato a maggio 2020.
- Il Comune, da nuovo proprietario, realizzerà il progetto risparmiando anche sui 2.500.000 euro del mutuo contratto alla Cassa Depositi e Prestiti (ne bastano meno per questo intervento) ed avrà anche 166 mq al piano superiore per uso servizi o uffici comunali.
- Il Sindaco Alfieri darà al paese il tanto agognato Cinema e potrà segnare questo risultato.
- I cittadini avranno la tanto attesa Sala Teatro.
- La destinazione urbanistica rimarrà A2 con il Borgo del Villaggio che conserverà la sua storia.
- E tutti vissero felici e contenti.
Carmine Caramante