Le previsioni del tempo sono come quelle della vita. Usciamo di casa convinti di incontrare una bella giornata e invece il cielo all’improvviso si fa nuvoloso e tutti i nostri progetti devono essere cambiati. Contemporaneamente, e in tre luoghi diversi. Una task force, su delega della Procura della Repubblica di Salerno, si è mossa, a partire dalle 7.30 di mattina del 30 gennaio 2024, incaricata di acquisire atti e documenti perquisendo e controllando vari uffici presso la sede della Provincia di Salerno, del Comune di Capaccio Paestum e lo studio legale, nel centro di Agropoli, dell’avvocato Franco Alfieri, Sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia di Salerno. Ad indagare la guardia di Finanza della compagnia di Eboli ed il nucleo di polizia economica e finanziaria del comando provinciale di Salerno. Stando ad alcune indiscrezioni sarebbero stati acquisiti documenti su gare d’appalto. Probabile che la Procura stia cercando elementi utili a verificarne la regolarità. Sull’indagine vige stretto riserbo da parte dell’autorità giudiziaria.
LE REAZIONI DI ALFIERI
Come un disco rotto, Franco Alfieri ha ripetuto di nuovo la frase “Cielo sereno non teme tempesta”, metafora da lui coniata, ancorché priva di significato. Le tempeste non sono fenomeni invariabili, nascono e si sviluppano in seguito all’annuvolamento di cieli che erano sereni. In ogni caso, mettendo da parte questi discorsi da colonnello Bernacca, su una cosa siamo d’accordo con Alfieri: che si faccia chiarezza presto. Ne hanno bisogno gli enti pubblici interessati e ne hanno necessità i cittadini, tra pochi mesi chiamati al voto per le Comunali.
L’ECO MEDIATICA DELLA VICENDA
La cosa, come poteva essere facilmente immaginabile, ha suscitato vasta eco presso non solo l’informazione locale ma anche quella nazionale, considerato che non è la prima volta che Franco Alfieri finisce al centro di indagini e procedimenti. Ovviamente, anche sui social si dibatte e si dibatterà nei prossimi giorni. Chiaramente, il garantismo deve essere per tutti caposaldo di giudizi e commenti. Seppure, sappiamo bene che in Italia il garantismo purtroppo non è univoco. Ci sono delle differenze applicative a seconda del soggetto: imprenditore, politico o cittadino. Per alcuni la richiesta del garantismo è più incisiva che per altri, trasformandosi a volte in una vera e propria richiesta di un salvacondotto per il comportamento dei potenti, uno strumento di protezione della politica, che rischia di far posticipare l’accertamento della responsabilità. E questa è una deviazione della democrazia.
