Il capaccese Francesco Paduano, protagonista a Roma nell’ambito degli studi su credito e finanza, membro del Consiglio Direttivo di ANSPC in stretta collaborazione con ABI.
Giovedì 5 ottobre alle ore 15.00, presso il Salone Margherita a ROMA, si terrà la 55° Giornata del Credito, organizzata da ANSPC, Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito. Formata da banchieri, imprenditori e docenti universitari, ANSPC è nata nel 1964 per essere un punto di aggregazione di forze culturali e produttive, sia pubbliche che private, accomunate dall’obiettivo di promuovere, attraverso la leva creditizia, un sano ed equilibrato sviluppo.
“In qualità di membro del Consiglio Direttivo a seguito delle elezioni di giugno scorso per la nuova governance – dichiara il dottor Francesco Paduano – voglio sottolineare l’importanza di questo appuntamento organizzato e programmato dalla nostra Associazione. Il tutto mi rendo doppiamente orgoglioso, perché oltre al mio ruolo nel Direttivo, anche quest’anno, ci sarà la partecipazione della Uniposte S.p.A. tra i partner dell’evento. La relazione di base sarà tenuta dal dottor Luigi Federico Signorini, Direttore Generale della Banca D’Italia e Presidente IVASS e la tavola rotonda vedrà personaggi di altissimo standing del panorama economico e bancario del paese”.
Intanto, il 20 settembre scorso, con la presenza in sede ABI a Roma dello stesso Francesco Paduano in rappresentanza del Direttivo di ANSPC, si è tenuto il convegno dal tema “Garanzie pubbliche e sistema creditizio”. Sono intervenuti Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, e Federico Freni, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che hanno confermato, per la prima volta, l’impegno a rendere strutturale la garanzia pubblica fino a 5 milioni di euro. Con un video messaggio è intervenuto anche Antonio Patuelli, presidente di ABI – Italian Banking Association, il quale ha dichiarato: “Le banche non hanno più molta discrezionalità, viaggiano su binari sempre più stretti. In questo senso le garanzie permettono una maggiore flessibilità e permettono di far credito. È questo il quadro su cui ragionare per contrastare il rischio di recessione e per sostenere la ripresa: più fondi e garanzie pubbliche per le imprese significa più credito e più sostegno. Spero che le istituzioni europee e nazionali abbiano sempre questi presupposti ben chiari”.