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PAISTOM, COSTI ESORBITANTI E STIPENDI DA FAME

L’Amministrazione Alfieri non trova soluzioni, mentre i Sindacati dovrebbero farsi sentire maggiormente.

Da circa 1.700.000,00 euro di competenze, si è passati sotto l’Amministrazione Alfieri a 4.600.000,00 circa. Tanto costa annualmente la Paistom, ente strumentale del Comune di Capaccio Paestum, che ha per scopo quello della gestione dei servizi pubblici locali e dovrebbe essere improntato ai principi di economicità, efficacia, efficienza e trasparenza. Per quanto concerne quest’ultima, notiamo che nell’apposita sezione del sito web comunale la pubblicazione dei Bilanci della Paistom è ferma al Rendiconto 2021. Per quanto concerne la pubblicazione delle Determine di Affidamenti e Acquisti, l’ultima pubblicata è datata 8 luglio 2022.

Altra cosa da evidenziare, è che agli atti al momento non risultano verbali di riunione del Comitato di Controllo Analogo, nominato come da prassi nel 2019. Questo Comitato, così come espressamente indicato dal vademecum ANAC, svolge importante funzione statutaria di controllo sugli atti e provvedimenti societari e controllo sulla gestione, sui risultati e sugli obiettivi, con individuazione delle azioni correttive in caso di scostamento o squilibrio finanziario.

Ma la cosa che maggiormente balza agli occhi è la situazione del personale dipendente. Con le Amministrazioni passate si è arrivato ad un massimo di 130 unità. Con la gestione Alfieri siamo a circa 200. E proprio il Sindaco Franco Alfieri, in campagna elettorale, disse più volte che i dipendenti delle società partecipate avrebbero lavorato con “il sorriso sulle labbra”. Al momento, niente di tutto questo. I lavoratori della Paistom, più che col sorriso sulle labbra, lavorano con una spada di Damocle sulla testa, dovuta a contratti che definire precari è dire poco. Scadenze brevi, continue attese e speranze di rinnovo pongono il lavoratore in una posizione drammatica e poco edificante. Giovani, padri e madri di famiglia che devono giorno per giorno sperare ed elemosinare una riconferma per evitare di finire in mezzo ad una strada. E sono in alcuni casi gli stessi dipendenti che dal 2015 al 2018, grazie alle scelte volute dall’Amministrazione Voza, alla Paistom ebbero la tranquillità e la dignità di un contratto triennale con l’applicazione degli effetti dell’allora Jobs Act. Insomma, invece di fare mutui e debiti per opere di dubbia utilità, l’Amministrazione Alfieri dovrebbe dare priorità assoluta alla situazione della Paistom. Inoltre, l’attuale governance della Paistom ha il dovere morale ed etico di trovare le risorse economiche e normative per risolvere la situazione di precariato del personale e ridare dignità e garanzie di continuità e prospettiva a chi lavora per il territorio di Capaccio Paestum.

Carmine Caramante

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