Ci auguriamo, come spesso avviene, che la nostra sollecitazione porti l’Amministrazione a darsi una mossa e completare presto i lavori.
La situazione attuale a Licinella.
Da due anni, tutto è fermo. Circa 180mila euro previsti per il montaggio della Cupola più grande a Gromola con la contestuale sistemazione dell’area adiacente. Cantiere aperto, lavori fermi. Le Cupole Geodetiche, termine più urbano per quelle che passeranno alla storia come “le palle”, hanno rappresentato certamente uno dei vulnus amministrativi più clamorosi della storia recente di Capaccio Paestum. È indubbio che il loro acquisto fu un grave errore, una spesa inutile per una cosa che non poteva albergare all’interno dell’area archeologica e sulla quale non vi era una definitiva allocazione. Finora, queste “3 palle” sono costate ai cittadini capaccesi un occhio della testa. Non solo per i circa 600mila euro spesi per l’acquisto nel 2015, ma soprattutto per i continui montaggi e smontaggi. I due dell’era Voza sono costati 160mila euro circa.
A Gromola sempre tutto fermo.
Per le attuali collocazioni volute da Alfieri, a Licinella circa 90mila euro, e a Gromola, comprese le spese per la sistemazione delle parti esterne, la cifra stanziata è di 180mila euro circa. In pratica, finora, questa maledetta storia delle “palle” ha pesato sul Bilancio Comunale per un totale di euro 1.030.000 circa. Una cosa da pazzi, soldi che potevano essere investiti, una sola volta, e su un’opera fissa e definitiva.
Carmine Caramante
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