Capaccio Paestum nel 2017 ha detto NO al mega progetto barriere artificiali con atti ufficiali. Alfieri deve dimenticarsi di essere il responsabile del Masterplan Salerno Costa Sud e far prevalere il suo ruolo di Sindaco di Capaccio Paestum. Il nostro primo cittadino deve ribadire il NO al progetto di 70 milioni della Provincia, poiché a Capaccio Paestum non serve. La relazione del 2016 del professor Ortolani lo ha sancito in modo scientifico.
Dopo la recente pronuncia del Tar Campania Sezione di Salerno, che ha bocciato il ricorso di Legambiente, il mega progetto di difesa e ripascimento dei 37 km di costa, che interessa i Comuni di Pontecagnano, Battipaglia, Eboli, Capaccio Paestum e Agropoli, ha avuto il via libera sul piano burocratico e procedurale. Vi è ora però ancora da percorrere la strada del dibattito e del confronto in sede politica e scientifica poiché tante sono ancora le perplessità sulla reale utilità delle opere da realizzare e sul loro complesso impatto ambientale. Capaccio Paestum è stato l’unico Comune, tra quelli interessati dal progetto di ripascimento di 70 milioni di euro, proposto ed approvato dalla Provincia di Salerno, ad opporsi agli interventi fin dal 2016, allorquando con una delibera di Giunta Comunale fu dato incarico al geologo di fama internazionale professor Franco Ortolani di redigere una relazione/parere sul progetto anti erosione della Provincia. Un’opera che il compianto cattedratico di Geologia dell’Università Federico II di Napoli bocciò come inutile e dannoso poiché trattava in modo indiscriminato tutti i 37 km di costa a sud di Salerno, senza tenere conto delle diverse situazioni dei vari tratti di litorale. In particolare, secondo lo studio del professor Ortolani, un dossier di 1000 pagine depositato presso il Comune di Capaccio Paestum nel 2017, la zona più danneggiata da un simile intervento sarebbe proprio Capaccio Paestum, dato che il litorale sabbioso di circa 13 km per ben due/terzi di esso non è interessato da fenomeni erosivi ma è addirittura in espansione. La parte di Foce Sele – Varolato, l’unica che negli ultimi anni ha fatto registrare l’arretramento della linea di costa, deve essere invece difesa attraverso interventi diversi e in particolare sul fiume Sele, le cui dinamiche creano il fenomeno. Insomma, secondo la relazione di Ortolani, per Capaccio Paestum non servono barriere artificiali, massi o pennelli rigidi. A questo punto, il Sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri deve, in sede politica ed istituzionale, far prevalere il suo ruolo di Sindaco di Capaccio Paestum e tutelare gli interessi ambientali e paesaggistici del nostro litorale confermando, in continuità amministrativa con la Giunta Voza, quanto deliberato nel 2017 sulla base dello studio di Ortolani e ribadire il NO di Capaccio Paestum all’implementazione di barriere artificiali lungo i nostri 13 km di costa.
Carmine Caramante