Siamo a giugno, agli inizi di giugno. Eppure, il nostro mare in questi giorni si presentava così. Il nostro non vuole essere un grido di allarme, ma un monito propositivo. Le analisi e i monitoraggi, condotti e resi pubblici attraverso l’encomiabile lavoro del Gruppo Ambiente e Territorio di Capaccio Paestum coordinato dal dottor Michele Contegiacomo, ci dicono senza mezze misure che inquinanti microbiologici e chimici sono presenti nei corsi d’acqua del Capo di Fiume e del Sele. Le analisi chimiche hanno di nuovo mostrato la presenza di Cloruri, Solfati, Nitrati, Nitriti e Bromuri, quest’ultimi costituenti principali di disinfettanti, utilizzati sia nel comparto zootecnico che turistico (ad esempio utilizzati nella disinfezione delle piscine).
Gli Enti preposti devono agire. Se ci si muove, forse ce la facciamo ancora a salvare la nostra estate. “Reflui non depurati e scarichi illegali – ha dichiarato il dottor Contegiacomo – determinano il pessimo stato ecologico del nostro mare in tutta la costa sud di Salerno. L’unica soluzione è dare luogo a forme di cooperazione strutturali e funzionali al fine di consentire la collaborazione e l’azione coordinata tra gli enti locali”. “Il vero malato grave – prosegue il dottor Contegiacomo – è il Sele. Scarso idrodinamismo, aumento delle temperature ed eccesso di nutrienti creano una situazione insostenibile”.