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UN PAESE SURREALE – LA BOIATA DEL TAGLIO DEI PARLAMENTARI

La boiata del taglio dei parlamentari che il Referendum del 20-21 settembre difficilmente boccerà. Ma l’insensata riforma costituzionale populista impone di realizzare subito i correttivi promessi, cioè la legge elettorale proporzionale e non solo.

L’Italia vanta circa 61milioni di abitanti, con una rappresentanza parlamentare di 915 membri, 630 alla Camera e 315 al Senato. Allo stato attuale, significa che vi è 1 deputato ogni 97mila abitanti ed 1 senatore ogni 194mila. La riforma prevedrà una rappresentanza parlamentare di 600 membri, 400 alla Camera e 200 al Senato. Il che significherà 1 Deputato ogni 153mila abitanti ed 1 Senatore ogni 305mila. Vi saranno, quindi, interi territori, esterni ai grandi agglomerati di metropoli e capoluoghi, che resteranno privi di rappresentanza, basti pensare alle tante piccole realtà nell’entroterra. La diminuzione della rappresentanza parlamentare causerà la produzione di un’elite politica maggiormente distante dal comune cittadino. E questo abbassamento della rappresentatività, a favore di un sistema più simile ad una oligarchia che alla democrazia diretta paventata dal M5S, porterà l’Italia ad essere la nazione europea con meno parlamentari per abitante, partendo dal presupposto che meno rappresentanti in Parlamento non significhi assolutamente maggior efficienza. Non vi è alcun principio né etico né economico dietro questa riforma. L’unica etica che c’è è quella dello sfascio e dell’oltraggio al Parlamento. Ma i partiti più razionali lo sanno bene e, nell’iter delle riforme da discutere nei prossimi mesi collegate al taglio, ci sono proprio i necessari correttivi: voto ai 18enni anche per il Senato, modifiche alla platea che elegge il Presidente della Repubblica, nuova legge elettorale proporzionale e ridisegno dei collegi. È qui che si giocherà la vera partita politica.

Il Referendum del 20-21 settembre

Essendo un Referendum confermativo e non abrogativo, non è richiesto il quorum per la validità del voto: questo significa che non è necessario che si rechino alle urne il 50% più uno dei votanti per rendere il Referendum valido, e ogni voto avrà il suo valore. Il testo del Referendum che andremo a votare il 20-21 settembre è il seguente: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n.240 del 12 ottobre 2019?». Votando per il sì, si approva la legge e si andranno, quindi, a tagliare i parlamentari di 345 unità, portando i parlamentari a 600. Votando per il no, invece, si lascerà tutto come è adesso e si continueranno ad avere 945 parlamentari.

 

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