Nel 2010, l’area archeologica di Paestum stabilì un piccolo record, che fu riportato anche sul quotidiano “la Repubblica”. Fu il primo complesso archeologico in Italia con un percorso dedicato agli ipovedenti. Il progetto fu realizzato dal Comune di Capaccio Paestum (redatto dall’architetto Rodolfo Sabelli e curato dall’allora consigliere delegato al Turismo e alla Cultura Carmine Caramante). Denominato “Cultura senza barriere”, finanziato per 335mila euro interamente dal Ministero dei Beni Culturali, ha previsto allora i seguenti interventi realizzati: un percorso di visita rivolto ai diversamente abili con handicap visivo; un altro percorso, attrezzato con tavole in rilievo e didascalie in Braille, l’adeguamento dei marciapiedi e degli attraversamenti pedonali.
INCURIA E ABBANDONO
Da quel momento, questo percorso, nonostante fosse importantissimo e connotasse Paestum come sito all’avanguardia per l’accesso ai disabili, è stato abbandonato e lasciato privo di manutenzione. Una cosa gravissima, che denota il poco rispetto per le diversità e le persone con disabilità visiva che, tra l’altro, rappresentano un target turistico di non poco conto. L’incuria e il pressappochismo (di recente addirittura si è rattoppato con l’asfalto le buche e le crepe del lastricato bianco del percorso con segmentature per gli ipovedenti – l’asfalto è il marchio di fabbrica dell’attuale Sindaco) regnano ormai sovrani. Addirittura, come si vede in foto, è stata posta lungo il percorso anche una grata di scolo. Una vergogna, un’insensibilità e una incompetenza senza precedenti.
NE FA LE SPESE UNA TURISTA TEDESCA
Come ovvio, ci è scappato l’incidente. Proprio ieri, domenica di grande afflusso, una turista tedesca è inciampata e ha riportato una grave lesione per cui sono stati necessari immediati soccorsi.