Filari di cabine, muri, recinti, manufatti annessi agli stabilimenti balneari. Tutto questo impedisce di vedere il mare. E che lungomare è se passeggiando non vedi il mare? Di questa anomalia, e di altre, siamo stati capaci a Capaccio Paestum. Di fatto, l’intervento, che per ora insiste su circa 1 km di fascia costiera in zona Laura, si è tradotto in una semplice riqualificazione della vecchia strada, oggi lastricata con materiale compatibile e resa esclusivamente pedonale (cosa questa assai positiva ma sulla quale, al momento, pesa l’incognita parcheggi e viabilità alternativa). Insomma, i soldi spesi per il primo lotto (tratto campione da estendere nel tempo sull’intera costa di Paestum) hanno finora partorito un “topolino”.
Il rendering progettuale che prevedeva l’ampia passeggiata con visione panoramica della spiaggia
La situazione reale al termine dell’intervento (il tratto di fronte mare a Laura è per il 70% occupato da stabilimenti balneari e manufatti annessi che impediscono dalla strada la visione della spiaggia)
LE QUESTIONI NORMATIVE ANCORA IRRISOLTE
I lavori sul fronte mare (il rischio è di una grande incompiuta?)
Come molti di voi sanno, in seguito all’accensione di vari mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti, l’Amministrazione Comunale ha avviato, nei mesi scorsi, lavori di riqualificazione del fronte mare di Capaccio Paestum che, da primo stralcio, interessano un tratto di 1300 metri in zona Laura. Ebbene, chiediamo chiarimenti sulle seguenti questioni:
- È vero che gran parte dei lavori ricadono in zona E3 del PRG vigente e quindi necessitano di assenso sovracomunale (mancante) a Variante Urbanistica?
- È vero che gli attuali lavori, non potendo proseguire per quest’anno oltre la data del 30 aprile 2021 a causa di vincoli ambientali legati alla zona SIC, si fermeranno e si limiteranno solo al tratto che va dal Lido Nettuno al Lido Ariston?
- È vero che l’Ente Riserva Naturale Foce Sele- Tanagro ha dato parere negativo sul progetto per la parte riguardante la realizzazione di nuovi spartifuoco?
L’AMMISSIONE TARDIVA DELLA GIUNTA COMUNALE CHE CONFERMA I PROBLEMI
Per la verità, una risposta a questi quesiti da noi sollevati è arrivata, con apposita delibera di Giunta n.554 datata 5 novembre 2020 (pubblicata non a caso il 25 marzo 2021 – altro rebus). In tale atto, si cerca di porre una sorta di rappezzo a quanto ignorato in precedenza con la riapprovazione del progetto e stralciando le opere che ricadono nella zona E3 del vigente PRG in quanto i nostri amministratori si sono finalmente accorti che parte dei lavori ricadono in zona E3 del PRG, puntualizzando, sempre nello stesso atto di Giunta Comunale, che le aree E3 sono ancora oggetto di variante al PRG che l’Ufficio sta predisponendo.
Carmine Caramante