È già successo nel 2021 ma questa volta le proporzioni sono di gran lunga superiori.
Famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, attività in difficoltà. Eppure, in queste ultime settimane, sull’utenza di Capaccio Paestum si è abbattuta una stangata di una portata mai registrata prima. In particolare, stanno arrivando molte cartelle scaturite dagli accertamenti sugli anni passati e che sono stati messi in Bilancio a residuo attivo. Una mole da riscuotere che gli stessi revisori, in sede di relazione di Bilancio, hanno dovuto accantonare nel Fondo Residui di Dubbia Esigibilità. Sulla storia dei nuovi accertamenti fatti e iscritti a Bilancio, utilizzati in questi anni per coprire falle nei conti e dare capienza per poter accedere ai mutui, abbiamo già scritto e detto ampiamente. Si tratta di un’ipoteca sul futuro dei cittadini e delle famiglie di Capaccio Paestum. La riscossione sarà oggettivamente minima, in molti casi ci sono e ci saranno contestazioni. Insomma, questi soldi difficilmente entreranno nelle casse, e questo lo hanno certificato anche i revisori dei conti nelle loro relazioni. Il problema dei residui attivi e la loro difficile riscossione sta generando enormi difficoltà finanziarie per il Comune di Capaccio Paestum.
ARRIVATO IL CONTO DEI MUTUI DI ALFIERI
Il Sindaco Franco Alfieri dovrebbe davvero interrogarsi e soprattutto dovrebbe capire il momento che stanno attraversando cittadini ed attività economiche. Invece, ha scelto di fare cassa proprio in questo periodo. Lo capiamo. I tanti e superflui mutui accesi, le tante spese fatte, l’aumento dei costi della macchina comunale, le tante assunzioni della Paistom, urgono coperture. E spetta, purtroppo, ai capaccesi pagare. Ma il conto, oltre che salato, il Sindaco lo ha portato a tavola anche nel momento sbagliato.