Questo organismo è stato voluto dal legislatore per agevolare i piccoli comuni, per superare le difficoltà legate alla frammentazione dei piccoli centri. Farci entrare Capaccio Paestum non ha alcun senso logico ed economico, non realizza nessun valore positivo, non consente né razionalizzazione della spesa e né una maggiore efficienza dei servizi. Non vi è ragione politica e geografica alla base dell’iniziativa di ingresso in questa aggregazione da parte di Capaccio Paestum. Il Comune di Capaccio Paestum, già gravato da enormi difficoltà economiche, è andato semplicemente a sovvenzionare e socializzare le perdite di Bilancio di questo inutile ente e a sovvenzionare un apparato. La città di Capaccio Paestum corre un serio pericolo, e i cittadini lo devono sapere bene. Questa vicenda dell’Unione dei Comuni sta prendendo una piega nebulosa, assolutamente preoccupante.
UNIONE DEI COMUNI PAESTUM ALTO CILENTO – UNA “PERICOLOSA” SCATOLA VUOTA
Il rischio concreto che Capaccio Paestum corre è quello di dover pagare i debiti di Agropoli relativi al Servizio di Raccolta Rifiuti
L’Unione sulla carta appare come una scatola vuota, priva di strumentalità ed organizzazione (eppure, i Comuni aderenti deliberano trasferimenti di poste per servizi, progetti ed eventi). Lo si evince analizzando 3 documenti adottati dallo stesso Ente:
- DUP (documento unico di programmazione)
- Bilancio 2022-2024
- Rendiconto 2021
Nei documenti si dichiara che il ruolo di presidente è coperto a rotazione annuale tra i Sindaci dei Comuni partecipanti. Dichiarazione in contrasto con quanto previsto all’art. 28 dello Statuto che parla di durata della carica di anni tre, senza scadenza di termini, per cui l’amministrazione di questo Ente, da quando è nata, è stata coperta in continuazione, tranne una breve parentesi, dalla stessa persona.
Sono riportate le funzioni che competono all’Unione come stabilito dalla legge. Funzioni che di fatto non sono state trasferite, essendo rimaste nella competenza amministrativa e gestionale dei singoli Comuni. I Comuni infatti le certificano al Ministero per il trasferimento dei contributi assegnati per le attribuzioni proprie. I servizi e le funzioni risultano certificati nelle poste di Bilancio di ciascun Comune partecipante.
È scritto che allo stato attuale l’Unione svolge i seguenti servizi: centrale unica di committenza (cioè gli appalti dei Comuni partecipanti), gestione e attività di competenza del genio civile, igiene urbana, polizia locale, turismo, ulteriori servizi delegati di volta in volta dai Comuni aderenti. I servizi sono garantiti dal personale direttamente dipendente dell’Ente e attraverso l’utilizzo del personale dei Comuni aderenti.
CUC (centrale unica committenza per appalto lavori, servizi e forniture) e Gestione attività genio civile
Non risultano servizi svolti, nonostante la situazione critica del territorio dei Comuni. La corrispondente scheda di bilancio riporta investimento in entrata ed in uscita uguale a zero (0,00).
Igiene urbana
Non risulta che questo servizio sia stato delegato dai Comuni. L’attribuzione è rimasta nei Bilanci dei singoli Comuni. Interventi programmati ed eseguiti pari a zero (0,00).
Polizia Locale
Si vede in giro un’autovettura con la scritta Polizia Locale Unione Comuni Paestum – Alto Cilento, con personale di provenienza dai singoli Comuni. Nel Bilancio non risulta alcuna programmazione di spesa.
Turismo
In bilancio non esiste previsione di entrata e di spesa.
Ulteriori servizi delegati
In bilancio non risulta previsione di entrata e di spesa dei servizi delegati. Né risultano richiamati atti ufficiali di delega.
Bilancio proposto per l’arco temporale 2022-2024
Dall’esame del Bilancio risulta chiaro che in sostanza il Bilancio dell’Unione è un’appendice del Bilancio del Comune di Agropoli, perché l’unica voce che assorbe più del 90% delle risorse economiche movimentate risulta quella del Servizio Rifiuti. Praticamente il Bilancio dell’Unione gira solo intorno al servizio di raccolta dei rifiuti svolto per il Comune di Agropoli. Cancellata questa voce, l’Unione non avrebbe risorse proprie, perché di fatto non svolge altri servizi per funzioni delegate. L’Unico servizio che risulta iscritto in Bilancio è il Servizio dei Rifiuti di Agropoli, trasferito dal Comune di Agropoli nel 2010 con un atto di Consiglio Comunale. A distanza di oltre 10 anni a residuo attivo è riportata ancora una posta da riscuotere di oltre 5 milioni di euro.
A cura di Carmine Caramante