Architetti del cloud e energy manager: i mestieri sicuri di domani. Ingegneria, Informatica, Statistica fra le lauree più richieste. Ma ci sono anche Psicologia e Design.
Conoscere il linguaggio di programmazione, essere esperti di sostenibilità e risparmio energetico, districarsi tra i dati può fare la differenza tra un’assunzione o meno. Fondamentale quindi avere in mente i percorsi di studi che assicurano le cosiddette competenze “asso nella manica”. Per questo per lavorare nelle imprese di domani sono strategiche le lauree Stem come Matematica, Ingegneria e Informatica.
Il nuovo petrolio: i dati e la loro interpretazione
Un trend evidenziato anche da Adecco, agenzia per la selezione del personale, che ha realizzato un’indagine sui profili più richiesti. Emergono così professioni che possono assicurare più di altre lavoro e stipendio rotondo. Posto che i dati sono il nuovo petrolio, chi lavora con i numeri sarà avvantaggiato: le aziende cercano data scientist in grado di leggere i trend e interpretarli. A un data scientist è richiesta capacità di programmazione, di analisi quantitativa, di comprensione del prodotto e deve saper fare lavoro di squadra. Il percorso che porta a diventare un “mago dei dati” è in genere Ingegneria ma anche Informatica e Statistica garantiscono le giuste competenze. Lo stipendio medio di un data scientist, secondo PageGroup, in Italia va da 40 mila euro nei primi due anni a 60 mila dopo 2-5 anni di esperienza. Il dato interessante è lo scatto della retribuzione che segnala quanto le aziende investano per trattenere i talenti una volta trovati.
Nicolangelo Di Stasi