L’Amore ieri e oggi. Ciglia bagnate di sangue – Effetto amore
Semplice ricordare che ad ogni palpito corrisponde un fiore profumato d’amore,
che ad ogni sguardo segue l’intesa,
che ad ogni parola una conquista,
che ad ogni azione delle gesta.
Il cavaliere un tempo guardava la sua dama
ed ora è qui morto ferito da una freccia.
L’animo, specchiatosi nella femminilità più infernale, desiderava toccare il cielo, ed entrarvi per divenire un dio.
Quale passione è più vera di una “visione” di carne?!
Volle impossessarsi del Dolore, lo stesso che fece sanguinare Cristo sulla croce, ma venne inghiottito da gole di fuoco prima del tempo; senza corona di spine, senza speranza di resurrezione.
Resta una spada sulla lapide posata dalla fanciulla in lacrime d’avorio.
Difficile ricordare le croci di un giullare che, saltando il fuoco, afferrava fumo in cambio di sole risa.
Il gobbo che guardava in basso, impotente di ergersi verso la rupe che gli stava crollando.
Le preghiere di frati “affamati” mosse verso l’alto da peccati troppo vivaci per restare nell’ombra.
Gridano tutti ai fantasmi: “Amore!”
Quando il vero Amore sta già pulsando nelle loro vene.
Ardono insieme nei desideri, dimentichi che la Vergine pianse sangue del figlio morto.
Sangue amaro di “pathos”, ora sputato sui centri commerciali.
Gratuito e comodo l’Effetto amore dopo aver finito il profumo di rosa, dopo aver applicato ciglia di plastica ad occhi miseramente sereni, dopo aver gettato un ennesimo ciondolo ad una storia finita.
Nessun amore è originale nella corsa frettolosa di bambina verso la maturità, nella danza di adolescente sognante con il suo principe, nell’incontro caffè di due impiegati usciti da lavoro.
Cadere nei rovi, riuscirne lacerati, assaporarne il male per essere certi di esistere; andare avanti con il passato segnato sul corpo e la voglia di toccare ancora i mostruosi sterpi: Vero Amore.
Rachele Siniscalchi Montereale