Nel mese di marzo nei quartieri di Napoli è nata un’iniziativa contro la guerra con lo scopo principale di raccogliere fondi utili per la popolazione ed i civili sotto l’assedio russo. Si tratta di un vero e proprio reading di poesie e brani tratti dalle usanze e tradizioni letterarie ucraine capaci di esprimere la cultura del loro popolo. L’idea, presso Sciò Food & Drinks, dal titolo “Slava Ukraïni!”, che significa letteralmente “Gloria all’Ucraina”, l’unanime grido di indipendenza che sta attraversando non solo il Paese invaso dall’esercito russo, ma il mondo intero. Nello specifico le opere sono state lette nella loro lingua madre dalla guida turistica Yuliya Sanchenko, la quale vive e opera a Napoli da diverso tempo, e dallo scrittore campano Stefano Cortese, il tutto accompagnato dalla musica di Antonio Ruocco. L’obiettivo del progetto è stato quello di avvicinare e sensibilizzare gli ascoltatori italiani alla cultura del territorio ucraino e raccogliere dei fondi per sostenere le attività di beneficenza promosse dalla Rete commercianti Rione Sanità, insieme a padre Antonio Loffredo della parrocchia di Santa Maria della Sanità, per l’accoglienza e l’aiuto ai profughi ucraini in fuga dal conflitto. Si tratta, quindi, in primo luogo di sostenere i civili che rischiano la propria vita come uniche vere vittime dello scontro. Per fortuna le donazioni sono state numerose da parte del pubblico, il quale ha ascoltato con piacere le letture e la testimonianza diretta della guida Yuliya, oggi in viaggio verso la propria patria per aiutare i propri genitori rimasti nella propria terra nonostante il conflitto. I guadagni totali verranno impiegati per creare posti letto con l’acquisto di brande, materassi, guanciali, coperte e altri beni di prima necessità utili ad accogliere nel miglior modo possibile le famiglie fuggite dal territorio ucraino. Ancora una volta si può osservare come, in fin dei conti, la guerra sia sempre causata dai capi di stato che utilizzano il fatto in sé per i propri scopi politici ed economici, ma a farne le spese sono sempre i civili e la gente comune, che nulla centra con le atrocità volute dall’alto.
Fernando Giordano
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