Metaverso e realtà virtuale, il primo visore dedicato al nuovo mondo.
Il Metaverso, definito da molti come il futuro dei social network, sta diventando sempre più realtà grazie alle numerose innovazioni tecnologiche. Per chi non sapesse di cosa si tratta, il Metaverso è una realtà virtuale che, a tutti gli effetti, andrebbe ad emulare quella che è la vita di tutti i giorni, ricreando il tutto però tramite uno spazio immaginario creato ad hoc. La prima forma di Metaverso è stata l’ormai datato social network “Secondlife” fondato nel 2003 che però, a causa dei mancati aggiornamenti, non ha riscontrato nel tempo il successo sperato. Oggi la situazione è diversa e alcuni tra i fondatori dei principali social network sono alla ricerca di un passo avanti, appunto di un aggiornamento vero e proprio del mondo sociale in rete, capace di trasformare la nostra vita reale in una virtuale. Nel Metaverso sarà possibile creare un proprio avatar e incontrare persone di tutto il mondo. Nonostante la grandezza di questo progetto non sono in pochi a criticarne anche solo l’idea di base, considerando il fatto che già gran parte del nostro tempo lo passiamo collegati alla rete, ma nonostante ciò il progresso e la tecnologia non hanno intenzione di fermarsi, basti pensare al fatto che “Meta”, l’impresa statunitense fondata nel 2004 dallo stesso creatore di Facebook, lancerà a ottobre (periodo che coincide con la conferenza Connect dedicata alle novità di Meta sia sotto il profilo software che hardware) il suo prossimo visore di realtà virtuale: sarà il primo appositamente progettato per il Metaverso, con il nome in codice Project Cambria. il nuovo visore vr, successore del popolare Oculus 2, si concentrerà sulla “presenza sociale” degli utenti, con funzionalità di eye-tracking e face-tracking, ossia di monitoraggio e riproduzione precisa dello sguardo e dei movimenti facciali di chi lo indossa. Il CEO del progetto Mark Zuckerberg ha affermato che il dispositivo è progettato per catturare le espressioni facciali degli utenti e replicarle sui loro avatar in tempo reale per migliorare la comunicazione non verbale. L’amministratore ha anche precisato che se gli occhiali di realtà aumentata di Meta sono lontani ancora alcuni anni, nell’ambito della realtà virtuale i progetti sono andati avanti in maniera più spedita, anche per il lavoro già svolto da Oculus, l’azienda che Meta-Facebook ha acquisito nel 2014. L’obiettivo principale di Zuckerberg è quello di convincere gli utenti di trovarsi di fronte, quasi fisicamente, ad un’altra persona quando si è appunto all’interno del nuovo mondo: “Quando siamo in una videochiamata non avvertiamo davvero la presenza degli altri. Per me, la realtà virtuale deve invece convincere il cervello di essere insieme con qualcuno”. L’annuncio dell’arrivo del nuovo visore ad ottobre ha fatto sì che Meta aumentasse il prezzo degli attuali Oculus 2, con cui americani e canadesi possono già accedere a Horizon World, il Metaverso della compagnia. Ci vorrà diverso tempo prima che questo nuovo mondo della rete veda la luce e diventi magari la nuova frontiera dei social network, eppure c’è già chi ne è estasiato come chi ne ha una forte e giustificata paura.
Fernando Giordano