È passato circa un anno da quando Microsoft, l’azienda che insieme a Sony conduce tutto il mercato videoludico, ha ufficializzato l’accordo preso con la società Activision per acquistarne tutti i diritti. La cifra monstre era di circa 69 miliardi di dollari, una somma mai vista nel mercato dei videogiochi, che ha scatenato inoltre non poche polemiche sia dal punto di vista economico ma anche da quello del monopolio di mercato. Poco dopo l’annuncio dell’accordo, Sony ha accusato in varie occasioni Microsoft di eliminare del tutto la concorrenza di mercato acquistando la famosa casa videoludica statunitense Activision. Nonostante numerose difficoltà mediatiche e burocratiche però sembrava andare tutto a gonfie vele per la chiusura, tuttavia l’autorità garante della concorrenza del Regno Unito (Cma) ha bloccato la fusione fra il colosso di Redmond e Activision Blizzard, infliggendo un possibile colpo di grazia al tanto atteso matrimonio da 69 miliardi di dollari tra le due società americane. Nell’intervista rilasciata alla BBC, Brad Smith, presidente di Microsoft, ha aspramente criticato il Regno Unito: “L’Unione Europea è un posto più attrattivo per avviare un’impresa rispetto al Regno Unito”, ha dichiarato il top manager all’emittente pubblica. Sempre secondo Smith, questa decisione è stata negativa per la Gran Bretagna definendola “irrazionale” con la promessa di fare appello. Attualmente si attende la sentenza di Washington e Bruxelles, i quali già in passato avevano dimostrato grossi dubbi su questa colossale operazione di mercato. Adesso, secondo la Cma basterebbe soltanto il secco “no” inglese per fermare l’operazione di mercato visti gli intrecci esistenti fra i diversi mercati.
Fernando Giordano