Mozzarella Championship 2021 – I VINCITORI.
Vincono il primo Campionato della mozzarella di bufala Vannulo e Don Peppe Diana. Paestum e Caserta si confermano regine assolute della mozzarella di bufala nel mondo.
Le regole per stabilire qual è la migliore mozzarella di bufala
Mozzarella Championship è il campionato a scontri diretti promosso e organizzato da Vincenzo Pagano (Scatti di Gusto), Luciano Pignataro (wineblog), Barbara Guerra e Albert Sapere (LSDM), con il supporto del Consorzio dei Vini del Sannio Dop. Sono stati selezionati 100 caseifici in tutta Italia e poi 16 Non Dop e 16 Dop che sono entrati nel tabellone con un sorteggio che ha determinato gli scontri diretti. I vincitori degli scontri diretti sono usciti dalle degustazioni alla cieca dei campioni di mozzarella di bufala. Acquistati e valutati in anonimato.
La giuria
Composta da giornalisti del food e appassionati della mozzarella di bufala. Oltre allo chef resident di Palazzo Petrucci, Lino Scarallo.
Vincenzo Pagano
Luciano Pignataro
Albert Sapere
Barbara Guerra
Giustino Catalano
Renato Rocco
Peppe Giorgio
Pasquale Carlo
Laura Guerra
Fabio Carnevali
Anna Tortora
Lino Scarallo
Antonella Amodio
Luca Morieri
Francesca Fiore
Libero Rillo
Tommaso Luongo
Leonardo Ciccarelli
Giuseppe Chiusolo
Le regole degli assaggi
Aspetto esterno – voto max 10
Cerchiamo una mozzarella dalla forma regolare e che non collassi, lucida, umida e bianca e elastica.
Aspetto interno, sierosità e consistenza – voto max 20
Cerchiamo una mozzarella senza bolle o occhiature se non piccolissime. Strappi regolari, sierosità presente ma non eccessiva di colore bianco e non trasparente.
Odore – voto max 20
Al naso cerchiamo odore di latte, yogurt, panna, muschio, erba secca, tostati leggeri. Sgradito odore di stalla forte, ammoniaca, lievito, cavolfiore o odore di formaggio.
Gusto – voto max 50
Cerchiamo una mozzarella con sapidità in equilibrio alla dolcezza. Sapidità non limacciosa. L’acidità deve andare nella direzione dello yogurt e non del limone. Non deve essere amara. Può essere leggermente minerale. L’aroma deve essere di latte fresco, yogurt, muschio, tostati leggeri tipo nocciola verde, non deve ricordare ammoniaca, lievito, tostati fermentati (insilato), cavolfiore. In bocca deve essere stridente e impegnare la bocca alla masticazione. E lasciare una patina grassa dopo la masticazione.
Come si è arrivati alla migliore mozzarella di bufala
L’appassionante galoppata alla ricerca della migliore mozzarella di bufala è approdata alla sfida finale. Al ristorante stella Michelin Palazzo Petrucci di Napoli, gli 8 finalisti si sono scontrati per il 1° e il 2° posto e per il 3° e 4° posto. Quattro scontri diretti regolati dalle norme di Mozzarella Championship con assaggi alla cieca e valutazione in centesimi.
Per la Non Dop, Vannulo e Il Granatore si sono sfidati per il 1° e 2° posto. Tenuta Bianca e Leci per il 3° e 4° posto.
Per la Dop, Don Peppe Diana e Jemma si sono sfidati per l’oro e l’argento. Agnena e Polito concorrono per il 3° e 4° posto.
La migliore mozzarella di bufala Non Dop: Vannulo
Vince la sfida della non Dop la Tenuta Vannulo (Capaccio – Paestum, SA).
Al secondo posto l’outsider Il Granatore (Palmi, RC).
Al terzo posto si piazza il caseificio Leuci.
Conquista il quarto posto La Tenuta Bianca (Altavilla Silentina, SA).
La migliore Mozzarella di Bufala Campana Dop: Don Peppe Diana
La sfida per il primo posto è vinta dal caseificio Don Peppe Diana (Castel Volturno, CE).
Al secondo posto, il Caseificio Jemma (Battipaglia, SA).
Sul gradino più basso del podio, il caseificio Agnena (Cancello e Arnone, CE).
Chiude la rosa delle migliori mozzarelle di bufala, il Caseificio Polito (Agropoli, SA) che conquista il quarto posto.
Federico Godio
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