I traumi dentali rappresentano un evento piuttosto comune soprattutto in età pediatrica, con un’incidenza pari a 4,5%: circa un terzo dei bambini e neonati e un quarto di adolescenti e adulti.
Come si può prevenire un trauma dentale?
In ambiente domestico, consideriamo innanzitutto che il luogo più rischioso è il soggiorno, ossia lo spazio della casa dedicato verosimilmente al tempo libero e al gioco, pertanto sarebbe necessario il ricollocamento o l’esclusione dal salone di oggetti o mobili che possono favorire una caduta e arrecare eventualmente un trauma dentale. In particolare, nella prima infanzia, l’inizio della deambulazione rappresenta il momento più frequente per il verificarsi di traumi dentali a causa della più facile tendenza a cadere e a urtare i mobili di arredamento. Inoltre, è importante ricorrere a visite specialistiche odontoiatriche al fine di intercettare precocemente e correggere eventuali protrusioni dentarie, come nei bambini che hanno l’abitudine a succhiare il pollice o il ciuccio, in quanto la maggiore esposizione dei denti anteriori implica, in caso di caduta frontale, un maggior rischio di trauma dentario. In ambiente sportivo, sport di contatto come pallacanestro, pallavolo, calcio, rugby, equitazione ma anche sport senza contatto come nuoto (anche in relazione alla superficie bagnata intorno alla piscina) o ginnastica artistica e attività ludico-sportive come andare in bicicletta, usare lo skateboard, il monopattino o i pattini e sciare rappresentano alcune delle attività a cui è connesso un aumentato rischio di trauma dentale nei soggetti in età evolutiva, per lo più dovute a cadute o a scontri con altri giocatori. In tali circostanze, è opportuno l’uso di caschi, paradenti e/o maschere facciali in funzione del tipo di attività sportiva.
In caso di trauma dentario, come posso intervenire prima di recarmi dall’odontoiatra?
Subito dopo l’incidente, la ferita deve essere risciacquata con acqua fredda e si può eventualmente posizionare un impacco di ghiaccio sulle labbra e sugli altri tessuti per ridurre gonfiore e dolore. In caso di sanguinamento copioso, l’emorragia può essere fermata comprimendo la ferita con della garza sterile. Se l’emorragia non si arresta nel giro di 5-10 minuti, è necessario rivolgersi immediatamente ad un pronto soccorso o al proprio odontoiatra di fiducia. In caso di frattura del dente, occorre preferibilmente recuperare il frammento fratturato e conservarlo in ambiente liquido (soluzione fisiologica, latte, saliva). La stessa procedura di conservazione è prevista per il dente avulso in seguito ad un trauma dentario, con l’obiettivo di reimpiantarlo, purché siano trascorsi un massimo di 2-3 ore dal trauma.
Come procede invece l’odontoiatra?
La gestione pratica di un trauma dentario da parte dell’odontoiatra dipende dal tipo di frattura che il trauma ha arrecato. Il trattamento può variare dal semplice controllo periodico, nel caso di un’infrazione dello smalto, al rincollaggio o alla ricostruzione del frammento fratturato nel caso della frattura dello smalto e della dentina, fino alla pulpotomia o alla pulpectomia (rispettivamente la rimozione parziale e totale della polpa) nel caso di un’esposizione pulpare.
Nel caso di un trauma dentario bisogna mantenere la calma, tuttavia senza sottovalutare il problema, per le svariate conseguenze che si possono arrecare non solo al dente interessato, ma anche ai tessuti circostanti, compresi i denti permanenti, nel caso di un trauma a carico di un dente deciduo. Pertanto, in caso di trauma, è fondamentale recarsi, nel più breve tempo possibile, dal proprio odontoiatra al fine di gestire il quadro clinico in maniera adeguata.
Dott.ssa Rosalia Tedesco
Laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria
Studio odontoiatrico Tedesco
sito in C.so Europa, 3 Matinella 84044 (Sa)
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