Esiste correlazione tra violenza sulle donne e neoplasia mammaria?
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne dello scorso 25 novembre, è stato doveroso porgere l’attenzione su un aspetto. Esiste una correlazione tra l’aver subito violenza e l’insorgenza del tumore al seno. Una donna su 4 in Italia subisce violenza nel corso della propria vita da parte del partner o ex partner o di un conoscente: a 1 donna su 8 in Italia viene diagnosticato un cancro al seno. Questo implicherebbe che 1 donna su 6 subisce violenza e manifesta una neoplasia mammaria. La ricerca Dora (Verifica del doppio rischio), sostenuta nel 2017, punta a illuminare la correlazione tra donne vittime di violenza e neoplasia mammaria. Seppure non sia possibile stabilire un nesso di causalità fra violenza e cancro, è vero che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato come la violenza abbia implicazioni dirette e indirette sulla salute delle donne e su varie patologie tra le quali il cancro. Le donne che subiscono violenza e che hanno o hanno avuto un tumore al seno sono doppiamente a rischio dell’insorgenza di problemi di adattamento, insonnia, ansia, depressione, non avendo la possibilità di affrontare, gestire e risolvere in contemporanea questi due problemi. Una donna che subisce violenza a cui viene diagnosticato un cancro al seno (questo vale anche per altre neoplasie) non ha spesso la possibilità oggettiva e psicologica per sottoporsi alle cure del caso, e soprattutto farlo con un atteggiamento positivo e un sostegno sociale e familiare di conforto. Questo potrebbe aumentare il rischio di mortalità o di acutizzazione della patologia, a causa di una diagnosi tardiva. Quindi, informare queste donne che riconosciamo essere particolarmente a rischio, che hanno o hanno avuto il cancro ma non seguono con costanza le cure, per i problemi di violenza che subiscono, potrebbe salvare loro la vita. Attraverso campagne di sensibilizzazione e sostegno in termini di vicinanza, tante donne possono essere aiutate. Essendo un Ambassador della community di “Oltre lo specchio”, patrocinata dalla LILT che sostiene il progetto “Pink box” che ha lo scopo di enfatizzare il concetto di “bellezza collaterale”, questa probabile correlazione non può essere sottovalutata. Per tutte le donne che vivono la violenza in ogni sua forma, per dare loro coraggio e sostegno, la nostra community è aperta all’ascolto e ai consigli sulla prevenzione, sulla gestione delle terapie e sulla gestione emotiva del problema.
Antonella Lamberti