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DOSSIER EROSIONE – SALVIAMO LA SPIAGGIA DI PAESTUM

DOSSIER EROSIONE – SALVIAMO LA SPIAGGIA DI PAESTUM. L’Amministrazione Comunale agisce in spregio alla delibera n.290 del 5.09.2016.

Con delibera di Giunta Comunale del 5.09.2016, il Capaccio Paestum ha detto NO al grande progetto predisposto dalla Provincia di Salerno e denominato “Interventi di difesa e ripascimento del litorale del Golfo di Salerno” dal valore di 70 milioni di euro per costruire 42 barriere artificiali lungo i 37 km di costa tra Pontecagnano e Capaccio Paestum. La decisione si basa sulla contestuale presa d’atto e condivisione delle considerazioni scientifiche contenute nella relazione protocollata al Comune di Capaccio Paestum con nota n.20922 in data 16.06.2012 dal professor Franco Ortolani, già senatore della Repubblica ed ordinario di Geologia dal 1980 al 2013 presso l’Università Federico II di Napoli, avente come oggetto “gli interventi previsti dal Fiume Sele al Torrente Solofrone”. Di conseguenza, essendo una delibera di Giunta vincolante, e non risultando alcuna revoca o annullamento della stessa o altresì un intercorso provvedimento degli organi comunali indicante un cambiamento e quindi la presa d’atto di opposti pareri scientifici in materia, possiamo a giusta ragione ritenere che, relativamente al mega progetto barriere anti erosione, la Giunta Alfieri stia operando e dando assenso ai lavori in spregio di un atto deliberativo esistente e vincolante.

IL NO DI CAPACCIO PAESTUM

Capaccio Paestum al momento, con delibera del 2016, è l’unico Comune, tra quelli interessati dal progetto di ripascimento di 70 milioni di euro, proposto ed approvato dalla Provincia di Salerno, ad opporsi agli interventi allorquando fu dato incarico al geologo di fama internazionale professor Franco Ortolani di redigere una relazione/parere sul progetto anti erosione della Provincia. Un’opera che il compianto cattedratico di Geologia dell’Università Federico II di Napoli bocciò come inutile e dannoso poiché trattava in modo indiscriminato tutti i 37 km di costa a sud di Salerno, senza tenere conto delle diverse situazioni dei vari tratti di litorale. In particolare, secondo lo studio del professor Ortolani, depositato presso il Comune di Capaccio Paestum, la zona più danneggiata da un simile intervento sarebbe proprio Capaccio Paestum, dato che il litorale sabbioso di circa 13 km per ben due/terzi di esso non è interessato da fenomeni erosivi ma è addirittura in espansione.

LE CONSIDERAZIONI DEL PROFESSOR ORTOLANI (in sintesi)

I pennelli nei tratti in equilibrio e ripascimento sono inutili e sarebbero dannosi in quanto modificherebbero in tempo reale la spiaggia esistente.

Come si nota, il Grande Progetto propone lo stesso tipo di intervento dalla foce del Picentino alla foce del Solofrone. Per quanto riguarda il litorale di Capaccio Paestum sono proposti pennelli sia nel tratto in forte erosione rappresentato dai primi 4 chilometri circa a sud della foce che nei tratti in equilibrio e ripascimento. In altre parole si sottolinea che nel litorale di Capaccio Paestum non si riscontrano gli obiettivi primari del Grande Progetto e che l’arretramento della linea di riva può avvenire senza creare scompensi all’economia turistica e alle infrastrutture consentendo, comunque, la fruizione del bene pubblico spiaggia. Appare non adeguato, pertanto, il Grande Progetto che prevede gli stessi interventi prospettati per Pontecagnano-Magazzeno dove i fenomeni erosivi interessano anche la strada provinciale oltre che agli stabilimenti balneari. Lo studio del Grande Progetto “Interventi di difesa e ripascimento del litorale del golfo di Salerno” ed in particolare della parte che riguarda il litorale di Capaccio Paestum evidenzia che il citato progetto propone interventi non adeguati a tutelare e valorizzare in maniera sostenibile e duratura il bene comune spiaggia e a tutelare l’assetto socio economico che si è attestato sulla risorsa naturale. Viene proposto sempre lo stesso intervento, sia nei quattro chilometri circa a sud del Sele interessati da erosione forte che nel resto del litorale in cui si registra equilibrio e ripascimento. I pennelli proposti non sono adeguati a difendere gli insediamenti abitativi in sinistra della foce e del Villaggio Merola per cui vi sarebbe un continuo ricorso ad interventi sempre più fortificati nel tentativo di difendere alcune case indifendibili con conseguenze devastanti anche per il litorale a sud non attualmente interessato da erosione. Anche gli stabilimenti balneari realizzati sulla spiaggia in rapida evoluzione naturale non sono difendibili sul sito ma possono essere arretrati in relazione all’evoluzione della spiaggia. I pennelli nei tratti in equilibrio e ripascimento sono inutili e sarebbero dannosi in quanto modificherebbero in tempo reale la spiaggia esistente”.

ATTI ORIGINALI

Clicca QUI per consultare la delibera di G.C. n. 290 del 05.09.2016

Clicca QUI per consultare la Relazione del Prof. Franco Ortolani

A cura di Carmine Caramante

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