Connect with us

Ciao, cosa stai cercando?

Il CommendatoreIl Commendatore

Articoli

LA GUERRA AGLI EUCALIPTI NON HA FINE

Alcuni cittadini hanno documentato e segnalato impropri interventi di “potatura” che stanno interessando centinaia di grossi esemplari di eucalipto vegetanti sulla via Ponte Marmoreo in località Chiorbo di Capaccio Paestum. Intervenuto a riguardo, il WWF ha chiesto a ciascuno per quanto di competenza (il tratto in questione ricade su strada provinciale e sulle sue pertinenze hanno autorità sia il Consorzio di Bonifica di Paestum che il Comune di Capaccio Paestum) di sospendere ad horas le operazioni in atto. Gli esemplari arborei di via Ponte Marmoreo sono degli eucalipti di discrete dimensioni piantati in doppio filare ai tempi delle bonifiche, con età stimata di 80 anni. Gli alberi vegetano robusti e vigorosi e nulla lascia ipotizzare o temere un imminente pericolo e/o rischio in relazione alla loro stabilità. Inoltre, la zona è sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del d.lgs 42/2004 e ai sensi dell’art.146 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Pertanto, ogni intervento che modifichi il paesaggio necessita del parere preventivo della Soprintendenza. Il WWF ha chiesto inoltre di tenere presente l’osservanza dei CAM a carico delle ditte affidatarie nel rispetto dello “Standard Europeo di Potatura degli Alberi”, allo scopo di scongiurare scempi e/o danneggiamenti al prezioso patrimonio arboreo.

STESSA COSA AVVENNE NEL 2021 SU VIALE DELLA REPUBBLICA

Non fu una capitozzatura, ma un’autentica strage. Molti alberi totalmente soppressi. Su altri, danni tutt’ora evidenti. Viale della Repubblica è una strada provinciale. Il tratto in cui furono tagliati gli alberi ha pertinenze sia da parte del Comune di Capaccio Paestum che del Consorzio di Bonifica di Paestum. Sono questi tre Enti che dovrebbero dare spiegazioni, ma non l’hanno mai fatto.

La capitozzatura è vietata

Il decreto del Ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020, che si occupa del verde pubblico, a proposito della manutenzione ammonisce: “L’aggiudicatario deve evitare di praticare la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica perché indeboliscono gli alberi e possono creare nel tempo situazioni di instabilità che generano altresì maggiori costi di gestione”. Il dottore agronomo Daniele Zanzi, grande esperto di alberi a livello internazionale, ha chiarito che: “Sul termine capitozzatura vi è una grande confusione. Le mutilazioni, che i nostri occhi stentano a tollerare, non sono potature, sono solo crimini contro la natura. Vi sono moltissimi capitozzi malcelati. Anche un bambino capirebbe che un albero ridotto ad appendiabito è una mutilazione intollerabile, non c’è bisogno di un tecnico per riconoscerlo”.

Che cos’è la capitozzatura?

La capitozzatura consiste in un drastico taglio dei principali rami di un albero. In questo modo si stravolge completamente l’aspetto della pianta e si compromettono le sue funzioni vitali. Dopo questo intervento, dell’albero resta solo il tronco e la parte iniziale di qualche ramo primario. Il motivo principale per cui si pratica è l’economicità dell’intervento: ci vuole poco tempo e non servono esperti arboricoltori per segare i rami principali. Si ritiene che in questo modo si possa ritardare la necessità dei successivi interventi. Niente di più sbagliato in realtà, perché la pianta diventa più debole, crescerà in maniera irregolare e meno stabile. E rischierà di cadere.

Spazio Pubblicitario

Facebook

Puoi leggere anche

Articoli

Il primo Campionato Italiano della Mozzarella 2021 parte con la lista dei 100 caseifici selezionati per la fase preliminare. Due i tabelloni degli scontri...

Articoli

Ci auguriamo, come spesso avviene, che la nostra sollecitazione porti l’Amministrazione a darsi una mossa e completare presto i lavori in modo da avere...

Ritratti di Madame Peluska

L’autunno, “fredda estate dei morti”, non è solo silente momento di transizione. Questo tempo suggella l’incontro con i fantasmi, il congelamento di vecchi ricordi,...

Rigo Diritto

Che cos’è la democrazia? La democrazia, etimologicamente, deriva dal greco antico: da dèmos, “popolo” e da kràtos, “potere”. Tale parola significa “governo del popolo”,...