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L’ENNESIMA PAROLA FINE ALLA BRETELLA ALFIERI

Il progetto della Bretella Eboli – Agropoli, del costo di circa 1,5 miliardi di euro, non è stato inserito nell’elenco aggiornato dell’Anas relativo ai nuovi interventi sulle reti stradali. Questo importante particolare è stato confermato dall’onorevole Tullio Ferrante, sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La notizia, come se non bastassero già le ripetute bocciature del governo Meloni all’opera, sancisce ulteriormente la parola fine sull’ipotesi progettuale sostenuta con forza in particolare dal Sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia Franco Alfieri, il quale incassa un’altra sconfitta politica.

Del resto, già il documento finale sulla fattibilità tecnico economica del progetto denominato “Collegamento stradale veloce tra l’autostrada A2 del Mediterraneo e la variante alla statale 18 ad Agropoli” aveva sancito che l’intervento “si inserisce in un’area caratterizzata da un’alta sensibilità dal punto di vista idraulico e del relativo rischio connesso. Il territorio è di notevole rilevanza naturalistica e paesaggistica, sono infatti presenti numerosi vincoli territoriali di carattere ambientale, antropico ed idrogeologico di cui si segnalano i più importanti:

  • Area UNESCO;
  • Zona di interesse archeologico;
  • Vincoli Militari (Caserma di Persano);
  • Aree Parchi (Fiume Sele);
  • Aree SIC (Siti di Interesse Comunitario);
  • Aree ZPS (Zone di Protezione Speciale);
  • Perimetrazione rischio idraulico PAI (area di confluenza fiume Calore e fiume Sele)”.

COSA PREVEDE IL PROGETTO BRETELLA

Un collegamento a scorrimento veloce tra Agropoli e l’autostrada A2 del Mediterraneo mediante una strada che, dallo svincolo di Agropoli Sud della SP430, attraversa i territori dei comuni di Agropoli, Capaccio, Albanella, Altavilla Silentina, Serre ed Eboli sino ad arrivare sulla A2 con la realizzazione di un nuovo svincolo tra Eboli e Contursi. L’infrastruttura prevede una lunghezza di circa 34,7 chilometri di cui circa 25 con una piattaforma stradale di categoria di tipo B, ovvero raccordo autostradale (due corsie per senso di marcia e banchine laterali).

I MOTIVI DI UN’INUTILE IDEA PROGETTUALE

  • Non risolve il problema dei flussi verso il Cilento. La strada si ferma a Mattine, dopo di che occorrerà come già avviene adesso immettersi sulle attuali strade costiere o interne per raggiungere le note mete turistiche cilentane;
  • L’impatto ambientale sarà devastante, dato che la nuova strada di circa sarà in gran parte in sopra elevata (l’area dove si è pensato di fare passare la bretella è soggetta a rischio di esondazione del Sele e del Calore);
  • Il consumo di suolo agricolo causerà una ricaduta negativa su oltre 300 aziende produttrici di quarta gamma, su cui si stanno concentrando finanziamenti per un valore enorme in termini di PIL della nostra area;
  • La ricaduta negativa su tutta una economia sorta sul turismo di passaggio lungo la SS 18. Alcuni pensano che questa sia una visione minimalista. Ma attualmente questa economia esiste e ridurre i flussi di transito si tradurrà nel breve periodo in una crisi di piccole imprese e perdita di posti di lavoro.

LE ALTERNATIVE PIÙ SENSATE

  • Più logico è investire sul potenziamento, ampliamento e messa in sicurezza di quello che già esiste;
  • La Strada Provinciale 30 e le altre provinciali che scendono al mare da Eboli e Battipaglia;
  • Completamento e prolungamento dell’Aversana, sia a Nord (collegamento con l’autostrada) sia a Sud;
  • Complanari sulla S.S. 18 per alleggerirla del traffico locale.

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