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NO BIOMASSE IN PAESTUM – FU UNA BATTAGLIA INUTILE

Ricordate “No Biomasse in Paestum”, la grande battaglia che nel 2016 coinvolse l’intera cittadinanza, a partire dal Comitato Cittadino di Sorvella fino alla partecipazione di sindaco, amministratori, consiglieri comunali, associazioni varie. Si mosse addirittura il vescovo per scongiurare la realizzazione di una grande centrale biogas alimentata da biomasse (nel caso del progetto del 2016 che riguardava la centrale a Sorvella, si parlava di “scarti vegetali e ramaglie di varia provenienza”).

BIOMASSE O BIOGAS? SONO LA STESSA COSA!

Il biogas è il risultato di un processo di fermentazione anaerobica di biomasse. Le biomasse sono quelle sostanze di origine animale e vegetale che non hanno subito processi di fossilizzazione e possono essere utilizzate per produrre energia.

LA MODIFICA DELL’ART. 92.3 DEL RUEC

La maggioranza consiliare guidata dal Sindaco Franco Alfieri ha approvato, così come modificato (vedi foto in alto), l’art. 92.3 del RUEC – Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale. Come si può notare, proprio in barba a quanto nel 2016 fu rivendicato e ottenuto con una mobilitazione popolare storica, la maggioranza Alfieri specifica nel regolamento che sono utilizzabili negli impianti che verranno realizzati nel Comune di Capaccio Paestum non solo gli effluenti zootecnici ma anche tra le altre cose “alghe marine (tipo poseidonia), residui e cascami della trasformazione di frutta e verdura (esclusivamente estremità, foglie, steli, gambi, bucce), residui e cascami non commestibili della macinazione e trasformazione di cereali (frumento, mais, orzo e riso), paglia, vinacce e fecce di vino, corteccia, rami, foglie, aghi, chiome, segatura, schegge, lignina, ovvero sottoprodotti derivati dalla manutenzione del verde pubblico e privato”.

UNA SCONFITTA POSTUMA CHE ORA ESPONE IL TERRITORIO

Ebbene, alla luce di quanto modificato relativamente all’art. 92.3 del RUEC dalla maggioranza del Sindaco Franco Alfieri nel Consiglio Comunale di Capaccio Paestum, dobbiamo fare un annuncio: “Quella battaglia combattuta e vinta dal popolo nel 2016 è stata inutile”. A questa situazione, si somma anche quanto previsto nel Masterplan Litorale Salerno Sud (delegato regionale Franco Alfieri) che a pag.74, nella sezione progettuale riguardante “Ambiente – Progetti Strategici”, al punto A8.2 prevede “Impianto di compostaggio in area tra Capaccio e Giungano, ricadente nel territorio di Capaccio Paestum”. Insomma, occorre di nuovo che i cittadini scendano in piazza per scongiurare tutti questi propositi. Solo così, forse, la sorda politica riuscirà a sentire.

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